Gantcho: un ponte fra lirica e musica moderna
Gantcho / 29 Giugno 2015

Gantcho Boyadjiev nasce a Sofia, in Bulgaria, nel 1971 e, fin dall’infanzia, sviluppa la sua passione per la musica che, in seguito, si trasformerà in vera e propria professione. Le sue prime esperienze internazionali avvengono a Parigi e ad Aix-en-Provence dove vive nel periodo 1990-91. Tra il 1991 e il 2009, Gantcho visita diversi paesi ed entra in contatto con culture e generi musicali molto diversi tra loro. Soggiorna per lunghi periodi di tempo in città quali Londra, New York, Los Angeles, Barcellona, Zurigo, Amsterdam. Ciò lo porta ad avere nuove esperienze musicali, che generano diversi cambiamenti nella sua visione artistica. Oltre all’educazione musicale Gantcho intraprende altri studi. Si iscrive all’università e si laurea in ingegneria chimica all’università di Sofia, in Bulgaria. Nel 1995 si stabilisce in Italia, e da allora risiede permanentemente a Milano. Studia canto lirico, tecnica vocale e repertorio operistico per cinque anni in diverse scuole private a Milano e con diversi maestri, tra i quali Giuliette Bisazza. Perfeziona la sua tecnica vocale da tenore drammatico con Ghena Dimitrova, con la quale rimane a studiare per quattro anni. Dopo una breve pausa dall’attività concertistica, Gantcho ora si dedica alla composizione di musica d’autore cercando di fondere la…

Per la Giornata Mondiale contro la tortura indetta dall’ONU
Cesare Beccaria / 26 Giugno 2015

“(…) La legge che comanda la tortura è una legge che dice: “Uomini, resistete al dolore, e se la natura ha creato in voi un inestinguibile amor proprio, se vi ha dato un inalienabile diritto alla vostra difesa io creo in voi un affetto tutto contrario, cioè un eroico odio di voi stessi, e vi comando di accusare voi medesimi dicendo la verità anche fra gli strappamenti dei muscoli e gli slogamenti delle ossa (…)”. Brano tratto da DEI DELITTI E DELLE PENE di Cesare Beccaria Nel 1764 esce, a Milano, anonimo il trattato DEI DELITTI E DELLE PENE. Ma appare subito chiaro che l’autore è Cesare Beccaria esponente di spicco della società intellettuale e illuminata della città. In tutta Europa si leva il consenso entusiasta di intellettuali e politici illuminati. DEI DELITTI E DELLE PENE è un libricino appena, ma sconvolgerà e cambierà molte cose nel mondo occidentale. Non è, di certo, l’opera di un giurista bensì quella di un pensatore e osservatore acuto, di un uomo che aborre il sangue e la violenza, che guarda ogni cosa dall’angolo visuale del bene collettivo, della difesa della società. Consideriamolo, a buon diritto, come il primo trattato, in epoca moderna (ma…

L’Universo egizio: una civiltà unica al mondo
Pasquale Vallone / 24 Giugno 2015

L’antico Egitto ci tramanda un messaggio culturale tra i più affascinanti che l’umanità abbia conosciuto. Non solo per le testimonianze più universalmente note (le piramidi, le mummie, la Sfinge, i geroglifici), ma anche per alcuni stupefacenti risultati – meno noti al grande pubblico – ai quali erano pervenute sia la scienza medica e chirurgica che la tecnologia delle costruzioni. Nel libro L’UNIVERSO EGIZIO – Origine e fine della civiltà egiziana – di Pasquale Vallone (di professione medico),l’autore ad un certo punto si domanda: “(…) Perchè ho scritto questo libro? Innanzitutto per passione, per una grande e totale passione, come ho già ribadito più volte, in secondo luogo per ordinare e dare corpo ai miei scritti, frutto di ricerche messe su e portate avanti per anni spesso in situazioni difficili e nei pochi momenti di pausa (nei giorni festivi e di notte) dall’intenso lavoro di una professione non priva di responsabilità e vissuta con la piena coscienza che questa comporta (…)”. Francesca Rita Rombolà ha posto alcune domande a Pasquale Vallone su temi diversi inerenti all’antico Egitto. D – La civiltà egizia è ancora oggi, per molti versi, molto misteriosa. Ne vuoi parlare brevemente anche in rapporto al tuo libro L’UNIVERSO…

La differenza tra la società aperta e la società chiusa
Senza categoria / 16 Giugno 2015

“(…) Mentre l’olismo di Platone era strettamente connesso con il collettivismo tribale delle età precedenti, con il mito dello stato dell’età dell’oro che non conosceva cambiamento alcuno, per cui il suo sogno era di restaurare un’età il più possibile vicina a quella, l’olismo di Marx era invece lanciato verso il futuro: il cambiamento totale non avrebbe dovuto restaurare una società modello su quella antica, su quella originaria, ma crearne una completamente nuova senza quelle contraddizioni interne che già Platone aveva individuate come causa della degenerazione (…)”. Brano tratto da POPPER E LA SOCIETA’ APERTA di Girolamo Cotroneo Questo brano per introdurre una breve riflessione sulla differenza tra la “società aperta” e la “società chiusa” delle quali il libro di Girolamo Cotroneo tratta diffusamente. Una società aperta, cioè liberale, democratica che ha a cuore la dignità umana della persona e il benessere di ogni cittadino e una società chiusa ossia anti-liberale e anti-democratica che non ha nessun rispetto della vita umana e non si cura del benessere di ciascun uomo o donna visti come sudditi e non come cittadini; è questa, in sostanza, l’antitesi di una scelta decisa e radicale che si oppone all’altra. Resta da stabilire, in definitiva, quali sono…

I Racconti di Bianca
Senza categoria / 6 Giugno 2015

Tre extract del libro I RACCONTI DI BIANCA, scritto da Bianca Mannu, pubblicato dalla Thoth Edizioni: Epistola con “tranche à quatre” (exstract) p. 63-64  Irretita da certe sue battute che mi parvero intelligenti e argute, cominciai a scaldare il sogno di far coppia con lui, sulla base di interessi e curiosità comuni e così trovare possibili ruoli nel sociale. Tu, invece, tentavi di superare la depressione per vedovanza precoce e altri problemi esistenziali. Volevamo, tu e io, riprenderci la vita persa in matrimoni deludenti e poveri di riferimenti extrafamiliari. Io volevo colmare una fame di varia umanità, andare a conoscere l’altra faccia della luna non intellettualizzata che passava per autentica; tu cercavi di mettere in terapia l’aspro itinerario della vedovanza inutilmente prospera. Entrambe c’incrociavamo a percorso inoltrato, un po’ amiche e un po’ straniere. Di tutte e due, ero forse io la più marziana, e ne pagavo lo scotto frequentemente. Volevo incontrare qualcuno Il sogno di Aba (exstract) p. 90-91 Quando Valerio, dalla cattedra dell’aula magna del liceo Dettori, aveva pronunciato quell’espressione, Aba aveva sentito intorno un alitare di arie tiepide e accendersi dentro una luce vivida e calda. E allora aveva cominciato a battere le sue piccole ali e…

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