Corpo,psiche e arte.Una relazione reciproca
Francesca Rita Rombolà / 30 Luglio 2016

La scienza medica ha studiato, con sempre maggiore attenzione, la relazione tra corpo, psiche e arte definendola con molta precisione. Nel 1950, uno psicanalista americano di origini ungheresi, Franz Alexander, pubblicò un libro molto importante,”Medicina Psicoanalitica. principi e applicazioni”, in cui individuava lo stretto legame che c’è tra il battito del cuore e l’ansia e, più in generale, tra fattori psicologici e l’insorgere di alcune malattie del corpo. In seguito, fu chiarito il rapporto tra lo stato d’ansia e il funzionamento delle ghiandole endocrine, tra la preoccupazione e la produzione di ormoni corticotropi. Ultimamente, è stata studiata, in modo approfondito, la relazione tra i sentimenti e i tumori: si è dimostrato, ad esempio, che la depressione diminuisce la capacità del sistema immunitario, e può predisporre al tumore. Il pensiero risente del modo di essere, si confronta con i sentimenti, le pulsioni e le passioni, la volontà e i desideri e si modifica insieme ad essi. Ciò è risaputo da sempre dai romanzieri e soprattutto dai poeti che lo hanno ben ribadito nelle loro opere, specie in quelli che vengono considerati i capolavori mondiali della letteratura. Ecco perché, in fondo, la ragione pura è una finzione, così come è una finzione…

Una sfumatura improvvisa o una sfaccettatura possibile del rapporto amoroso
Gianluca Massimini / 10 Luglio 2016

“Il più vecchio fra tutti gli dei” definivano il dio Eros gli antichi greci. Si, il dio dell’amore è il più vecchio, il più arcaico fra tutte le divinità, ma è anche il più furbo, il più complesso e il più scaltro, il più inafferrabile, il più difficile da scandagliare e da comprendere. Eppure (può sembrare un paradosso, anzi lo è di sicuro)è anche, allo stesso tempo, il dio più giovane e più fresco: un ragazzo che gioca e si diverte con l’amore e per mezzo dell’amore insinuandosi nella vita di uomini e donne per sconvolgerla, mutarla, trasformarla, costruirla o distruggerla. Perchè questa brevissima digressione sul dio dell’amore, sulla sua funzione e sul suo potere? Innanzi tutto per introdurre il libro di Gianluca Massimini. “Che cosa siamo, che cosa non siamo” il titolo di questo libro, lo stesso del primo dei racconti, perchè si tratta di un volume di racconti(otto, per la precisione)tutti incentrati sull’amore e sul rapporto di coppia. Com’è o come è diventato quest’ultimo in questo primo scorcio del terzo millennio? Ed è ancora possibile parlare d’amore, d’amore vero, sincero, normale, pieno, fecondo fra un uomo e una donna? Sembra chiedersi e chiedere Gianluca Massimini in modo indiretto…

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