Un haiku

23 Dicembre 2017

Impalpabile come un haiku. Fugace come un haiku. Semplice come un haiku. Un haiku, istantaneo come un soffio di vento, echeggiante e lontano come il canto di un uccello esotico al tramonto. L’haiku che viene da lontano ed evoca realtà e dimensioni lontane, profonde e quasi insondabili.  L’haiku, il componimento poetico giapponese per eccellenza la cui peculiarità è il vuoto cosmico e, allo stesso tempo, la pienezza dell’esistenza e la bellezza intrinseca dell’arte. Un haiku per dire tante cose e per non dire nulla. Un haiku per contemplare le meraviglie della terra e dell’universo. Un haiku per osservare il mondo con occhi più profondi e per penetrare l’essenza di ogni cosa anche avanzando al buio e in mezzo alla tempesta. Un haiku per esprimere amore, dolore, gioia, felicità, compassione, elevazione e spiritualità. Un haiku per tentare di capire la vita con le sue storture e le sue estasi. Un haiku per accorgersi del tempo che passa o del tempo che non scorre più perchè imprigionato nell’istante e racchiuso nell’attimo. Un haiku può penetrare l’abisso e camminare sull’orlo del baratro. Un haiku può contare i giorni, le ore, i minuti e tuttavia perdersi nel labirinto degli anni, dei secoli, dei millenni. Un haiku per scandire il passaggio di un anno sulle strade polverose e battute della storia senza più significato. Un haiku per rimarcare che la morte non è ancora giunta, che la speranza non è ancora morta, che il coraggio di vivere può opporre resistenza al male. Un haiku per rinnovare tutto e per rinnovarsi. Un haiku per cambiare pelle e anima come i serpenti al giungere della stagione propizia. Un haiku per comunicare, per comunicarti… un minuscolo messaggio chiuso in bottiglia e lanciato tra le onde di un oceano dall’orizzonte sconfinato perchè un giorno trovi la spiaggia che lo accoglierà, la mano che lo aprirà e la mente che lo recepirà forse quando tutto è ormai perduto, forse quando niente è ancora perso, affinchè il canto del cigno della poesia non sia mai. Per sempre.

 

Ore rubate,

il tempo vince

la sinistra ombra.

 

Haiku tratto da “Tra le rocce di Ryoan – Ji – Raccolta varia di haiku” di Francesca Rita Rombolà, Edizioni Thoth, anno 2016.

 

P. S. – Un Buon Natale e un Felice Nuovo Anno per tutti gli esseri viventi del pianeta.

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