Un riflettere brevissimo sul libro LA PAROLA E L’ABBANDONO di Mauro Germani
Mauro Germani / 30 Dicembre 2019

Franz Kafka diceva: << A cosa può servire un libro se non è un’ascia affilata che spezza il mare ghiacciato dentro di noi? >>. Oggi vi sono libri di ogni genere, di ogni colore, di ogni formato. In questo primo scorcio di ventunesimo secolo si scrivono e si pubblicano più libri di quanti se ne sono scritti e pubblicati nei secoli immediatamente successivi alla scoperta della stampa da parte di Gutenberg. Ma quanti sono “un’ascia affilata che spezza il mare ghiacciato dentro di noi?”. Forse pochi. Sì, perché un libro, prima di ogni cosa, deve essere “vivo” e “saper parlare”. Ho appena finito di leggere LA PAROLA E L’ABBANDONO di Mauro Germani. Un libro né voluminoso né vistoso né esteriormente accattivante. Sobrio e gravido di essenza quanto basta, con un equilibrio e una sottesa armonia particolari. Ma è un libro “vivo”. Un libro che “parla”. Cosa contiene LA PAROLA E L’ABBANDONO, volumetto di settantotto pagine appena? Di tutto. Frasi compiute e pensieri completi. Appunti di un attimo o di un giorno diversi e speciali. Istanti fugaci e impossibili catturati e trattenuti qui e ora dalla scrittura. Speranze passeggere, nostalgie lontane e vicine. Memorie come pallide foglie autunnali. Un sognare animato…

Un Natale “fuori dal groviglio delle strade”
Giuseppe Ungaretti / 24 Dicembre 2019

NATALE Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata Qui non si sente altro che il caldo buono Sto con le quattro capriole di fumo del focolare. Una poesia di Giuseppe Ungaretti  sul Natale dalla quale scaturisce una breve riflessione. In questa poesia il poeta vuole un “suo” Natale fuori dal groviglio delle strade, nel silenzio e nella solitudine di una “cosa dimenticata”, presso un focolare modesto, rustico, con il fumo che sembra si diverta a fare le capriole. Il desiderio, forte e intenso, così semplice e umano è reso in immagini e in parole misurate e contenute, nei canoni di un ermetismo stringato e, oserei dire, puro. Dicono ancora oggi qualcosa questi versi? Qualcosa sul significato primo e ultimo del Natale all’uomo del ventunesimo secolo? Forse sì. Forse molto. Soprattutto a chi desidera, come Giuseppe Ungaretti, un Natale lontano dal chiasso, dal consumismo, dal materialismo di una società opulenta, che ormai quasi ignora il senso del divino e quindi l’autenticità del Natale cristiano, qual’è diventata, ormai da tempo, quella occidentale. Eppure anche se non ce ne accorgiamo, immersi come siamo tutti…

Una persona che legge poesia si fa sconfiggere meno facilmente di una che non la legge. Conversazione con Maria Rosaria Perilli
Maria Rosaria Perilli / 23 Dicembre 2019

Maria Rosaria Perilli vive a Firenze. E’ scrittrice, poetessa, critico letterario e redattrice. E’ presidente di giuria del “Concorso – Festival Internazionale per opere in prosa, poesia e testi teatrali” organizzato da Rive Gauche. Membro del consiglio direttivo della stessa Rive Gauche, quest’anno è stata eletta fra i tre componenti dell’Ufficio di presidenza e nominata vice – direttore artistico della 7th Edition of Firenze Film Corti Festival(Short films competition Directorial Debut Educational initiatives for young audiences and screenplays)di Rive Gauche – Film e Critica(maggio 2020). Dallo scorso novembre(2019)collabora con il periodico digitale di cultura e informazione cinematografica”Diari di Cineclub”(tutti i collaboratori sono volontari provenienti dal mondo accademico, dai circoli della cultura e del cinema). Insegna scrittura creativa e si occupa di presentazione di libri, recensioni, prefazioni, postfazioni. Ha pubblicato i libri: il noir “Nero Vanessa”; due libri di viaggio letterario, “Viaggio a Napoli di Charles Baudelaire” e “Viaggio a Firenze di William Shakespeare”. Nel 2020 usciranno il romanzo “Le finestre di fronte”(febbraio) e la raccolta di racconti “Dreamers”(ottobre). Francesca Rita Rombolà e Maria Rosaria Perilli conversano per poesiaeletteratura.it. D – Maria Rosaria Perilli, iniziamo a conversare parlando dei tuoi libri. Qualcosa su ciascuno di essi. R – Il mio esordio…

Cinzia Milite. La Poesia: bellezza gratuita e senza scopo della quale non si può fare a meno
Cinzia Milite / 20 Dicembre 2019

Cinzia Milite è nata a Paderno Dugnano(Milano)nel 1964 e vive in Brianza. Ha insegnato e diretto scuole per l’infanzia fino al 2010. Da una decina di anni si dedica alla scrittura di racconti per bambini, romanzi per adulti e poesie. Nel 2007 il suo libro “Sotto lo stesso sole”, edito da Raffaello Editore, vince il Premio Montessori e nel 2011 la 17° edizione del Premio “Uno su cinque scegli il tuo libro”. La sua poesia, “La voce del noce”, nel 2011 vince il Premio Nazionale di poesia per e dei bambini di S. Pellegrino Terme. Nel 2012 vince il secondo premio al Concorso Nazionale Speciale Infanzia con la filastrocca “Chi sarà Miss Fattoria?”, un diploma di elogio e benemerenza al Premio Phintia per la storia in rima “Colapesce” e, sempre nel 2012, la Fondazione Marazza di Borgomanero le conferisce il terzo premio per la partecipazione al concorso “La casa della fantasia” per la storia “Sina e la stella dei marinai”. Nel 2013 si aggiudica il Premio Internazionale Castelli di Carta di Bellinzona (Chieti)con la storia “Voglio andare al mare!”. Nel 2019 la sua poesia “Non ti scordar di me” è finalista al Premio Internazionale di Poesia Amici di Ron. Le…

L’Arte è sicuramente un antidoto alla catastrofe. Dialogo con Marcello Veneziani
Marcello Veneziani / 19 Dicembre 2019

Marcello Veneziani è laureato in Filosofia all’Università di Bari. Inizia la sua carriera giornalistica nel 1977 collaborando al periodico “Voce del Sud” di Lecce. Nel 1979 entra nella redazione barese del quotidiano “Il Tempo”. Giornalista professionista dal 1982, dopo il praticantato a “Il Giornale d’Italia ” – il quotidiano romano diretto dal deputato democristiano Luigi D’amato – assume nel 1981 la direzione del gruppo editoriale Ciarrapico – Volpe – La Fenice, incarico che mantiene fino al 1987. Intellettuale e pensatore di spicco, Marcello Veneziani scrive a lungo su “Il Giornale”, collabora con “Il Messaggero”, “La Repubblica”, “La Stampa”, “Il Secolo d’Italia”, “L’Espresso”, “Panorama”, “Il Mattino”, “La Nazione”, “Il Resto del Carlino”, “Il Giorno”, “La Gazzetta del Mezzogiorno”. E’ stato membro del Consiglio di Amministrazione della Rai durante la XIV Legislatura e membro del Consiglio d’Amministrazione di Cinecittà. Dal 2016 è editorialista de “La Verità” e di “Panorama”. Moltissimi i libri pubblicati sia saggi che romanzi e racconti. Diversi i riconoscimenti avuti. Francesca Rita Rombolà e Marcello Veneziani dialogano sull’Arte, la Filosofia, la Poesia. D – Professor Veneziani, per i greci, creatori della filosofia, l’Occidente era la terra del tramonto, ma anche dell’ignoto, del mistero. Che cos’è l’Occidente, ben due decadi…

Mirko Hilbrat e la saga fantasy “La Rosa dei Venti”
Mirko Hilbrat / 17 Dicembre 2019

Mirko Hilbrat è nato a Roma, dove vive tuttora, nel 1981. Ha frequentato l’Istituto d’Arte e si è diplomato in grafica pubblicitaria. Avido lettore fin da bambino, ha sempre amato disegnare, giocare ai videogiochi e soprattutto ideare storie. I fumetti, gli anime, i videogiochi, i film e le serie hanno un elemento comune che per lui è molto importante: raccontano storie. Inizia, quindi, a concepire una vicenda avventurosa che, nelle sue intenzioni, doveva accompagnarlo in un mondo fantastico, insieme ai suoi amici, per un gioco di ruolo. Decide, in seguito, di provare a raccontarla usando le parole, facendone quindi un romanzo. Da ciò è nata la saga fantasy “la Rosa dei Venti”, che raccoglie mondi e suggestioni che hanno sempre affascinato questo promettente autore. Il primo volume della saga è “Le Gocce di Lazhull”. Francesca Rita Rombolà ha conversato con lui per poesiaeletteratura.it D – Mirko Hilbrat, come è nata in te l’idea di scrivere una saga fantasy e perché un titolo come “La Rosa dei Venti”. R – Prima di tutto, grazie per l’intervista. La storia del mio romanzo nasce da una piccola trama ideata per un’avventura di D&D(noto gioco di ruolo)nella quale avrei giocato il ruolo del Master(colui…

A battesimo il primo dizionario Italiano-Lakota, per salvare una lingua dalla estinzione
Senza categoria / 17 Dicembre 2019

Grande plauso e consensi da studiosi e appassionati per il “Lessico Lakota”, il primo dizionario in italiano della lingua Lakota, parlata dal famoso popolo dei guerrieri Sioux-Lakota, in uscita la prossima settimana. A realizzare l’opera, la casa editrice Mauna Kea con le due curatrici, Raffaella Milandri e Myriam Blasini. L’obiettivo è salvare una preziosa lingua nativa americana,  ma anche pubblicare il dizionario entro il 2019, che è l’Anno Internazionale delle Lingue Indigene proclamato dall’ONU. Ogni linguaggio è un depositario di identità, storia culturale, tradizioni e memoria, quindi vitale; e le lingue parlate dai popoli indigeni, come i Nativi Americani, sono in via di estinzione. Nell’allarme lanciato dall’ONU, si sottolinea come su 7000 linguaggi parlati nel mondo, oltre il 40% sia a rischio di scomparire in pochi anni. Dato che la lingua Lakota è stata fino a metà dell’Ottocento una lingua solo parlata e mai scritta, e che vi sono svariate interpretazioni della stessa, il “Lessico Lakota” è tratto da approfonditi studi delle fonti più autorevoli; ad accompagnarlo, storia, tradizioni e mitologia del popolo nativo americano. Commenta Raffaella Milandri: “Questo libro vuol dare un contributo prezioso alla cultura e alla identità del popolo Sioux-Lakota, e dare in parte giustizia alla opera…

Ernesto Masina e la “via della scrittura”: un lavoro vero e proprio
Ernesto Masina / 13 Dicembre 2019

Ernesto Masina ha pubblicato “L’orto fascista”, che non è e non vuole essere un libro storico o politico: è una tragicommedia che a volte sfiora la pochade. I giornalisti de “la Stampa” hanno collocato questo libro nel sito “Lo scaffale” dove vengono ospitati solo libri che non dovrebbero mancare in ogni biblioteca famigliare. A questo suo primo libro, ha fatto seguito “Gilberto Lunardon detto il Limena”, che ha avuto altrettanto successo. Ha poi pubblicato “L’oro di Breno”, che completa la trilogia. Decide, quindi, di cambiare genere, ed ha tentato di scrivere un “giallo”. Lo fa con “Il sosia”, che è piaciuto molto ed ha ricevuto molti consensi di critica e di pubblico. Francesca Rita Rombolà ha conversato con lui. D – Il suo primo libro “L’orto fascista”, racconti un pò tutto su di esso. R – Il primo romanzo è nato quasi per scommessa. L’avevo “dentro”, ed è finito sulla carta in modo semplice e non faticoso. Parla di un periodo della Storia(quella, appunto, con la S maiuscola)che ho vissuto, ovviamente solo con la mente di un bambino che non si rendeva conto della gravità politica e sociale ma solo di una serie di fatti il cui succedersi non aveva…

Raffaella Milandri, viaggiatrice solitaria e ambasciatrice di pace presso popoli lontani
Raffaella Milandri / 11 Dicembre 2019

Scrittrice e giornalista, Raffaella Milandri, attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, è membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana e della tribù Crow in Montana. Come viaggiatrice solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli del mondo. Ha pubblicato “Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella foresta”(Polaris 2011); “La mia tribù. Storie autentiche di indiani d’America” (Polaris 2013); “In India. Cronache per veri viaggiatori” (Mauna Kea 2019, seconda edizione); “In Alaska. Il paese degli uomini liberi” (Mauna Kea 2019, seconda edizione); “Liberi di non comprare. Un invito alla rivoluzione” (Mauna Kea 2019, seconda edizione); “Gli Ultimi Guerrieri. Viaggio nelle riserve indiane” (Mauna Kea 2019). Francesca Rita Rombolà e Raffaella Milandri hanno trovato degli spunti interessanti per dialogare brevemente insieme. D – Vedo, Raffaella, che ami le culture più lontane nello spazio e le più disparate. Da che cosa nasce questa tua passione? R – Fondamentalmente amo le persone semplici, come me. I popoli indigeni offrono una freschezza e spontaneità dell’animo umano così lontane dal nostro sistema consumistico ed edonistico, che è un vero e proprio refrigerio per il mio animo. Inoltre, sono veri ambientalisti e hanno un contatto profondo con la Natura…

Piera Rossotti Pogliano. Poesia è sinonimo di sensibilità e amore per la “materia prima” che è la lingua
Piera Rossotti Pogliano / 10 Dicembre 2019

Piera Rossotti Pogliano è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne (con lingua principale francese) e in Comunicazione Interculturale a indirizzo storico contemporaneo. Per tre anni accademici ha insegnato italiano presso l’Institut de Philologie Romane dell’Università di Liegi (Belgio) ed è stata prima assistente alla cattedra di Storia della Lingua Italiana. Tornata in Italia, ha insegnato in ruolo nella scuola secondaria terminando la carriera presso la Scuola Internazionale Europea “Altiero Spinelli” di Torino. Ha, inoltre, collaborato con svariate case editrici, corretto bozze, analizzato manoscritti, fatto ghostwriting… Insomma, ha imparato il mestiere. La sua attività nel mondo dei libri inizia alla fine degli anni ’90 del secolo scorso con la fondazione, insieme a Maurizio J. Bruno, del sito internet “il Rifugio degli Esordienti”seguito, qualche anno più tardi, da DANAE (Distribuzione Autonoma Nazionale Autori Esordienti), un distributore per il quale selezionavano i libri, sia sulla base del contenuto, sia sotto l’aspetto merceologico e il rapporto Qualità/prezzo. Nel 2000 il suo romanzo “Il diario intimo di Filippina de Sales, marchesa di Cavour”è stato finalista al premio “Italo Calvino” e al “Prix du Premier Roman” di Chambéry ed è stato pubblicato subito dopo da Edizioni Angolo Manzoni, Torino. Nel 2011 è stato ripubblicato in…

Premio Nazionale “Novella Torregiani”

4° Premio Nazionale “Novella Torregiani” Letteratura e Arti Figurative Da Porto Recanati, antico villaggio di pescatori, prende origine la storia della poetessa   Novella Torregiani.   L’Associazione Culturale Euterpe di Jesi, con il Patrocinio della Regione Marche, dell’Assemblea Legislativa delle Marche, delle Provincie di Macerata e Ancona e del Comune di Porto Recanati, bandisce la quarta edizione del Premio Nazionale “Novella Torregiani” – Letteratura e Arti Figurative. Il Premio, ideato e presieduto da Emanuela Antonini (biologa e scrittrice), è nato con l’intento di far emergere le potenzialità creative degli artisti e segnarle all’attenzione della comunità in ambito culturale, a ricordo della poliedrica poetessa nel rappresentare l’umanità nelle molteplici espressioni artistiche.   REGOLAMENTO   Al Premio possono partecipare coloro che alla scadenza del seguente bando abbiano compiuto il 18° anno di età. Non saranno accettate opere che presentino elementi razzisti, offensivi, denigratori e pornografici, blasfemi o d’incitamento all’odio, irrispettosi della morale comune e che incitino alla violenza di ciascun tipo o fungano da proclami ideologici e politici. I lavori presentati non dovranno aver ricevuto un 1°, 2°, 3° premio in un precedente concorso letterario, entro il 31 Agosto 2019, pena la squalifica. I vincitori assoluti (1° premio) delle edizioni precedenti non…

… In mezzo al deserto degli uomini. L’ultimo disco di Asia Ghergo
Asia Ghergo / 2 Dicembre 2019

Asia Ghergo è giovane, carina e indubbiamente ha una voce che colpisce e che sa trasmettere emozioni intense. Il suo album d’esordio ha per titolo “Bambini elettrici” ed è composto da dieci canzoni(Guardami ballare, Angeli, Stare bene, Reset, Una gonna, 100volte, Arcobaleni, sfere celesti, Occhi rossi, Coraggio). La musica di questa giovanissima artista non è scontata e non è banale, ogni sua canzone sembra quasi voler creare un mondo e, allo stesso tempo, lacerare un mondo. Ad un ascolto, di certo non superficiale, si intuisce in profondità come una sorta di “grido d’aiuto”, un messaggio quasi accorato degli adolescenti verso gli adulti in una società sempre più inafferrabile, liquida, distopica che imprigiona la voglia di vivere, i sogni, le aspettative di un futuro che non esiste più quale dimensione di crescita e di realizzazione. Eppure i ragazzi, i giovani di questi primi due decenni del nuovo millennio hanno voglia di sognare e di vivere, di avere un futuro splendido e di essere compresi e aiutati nelle loro ansie, paure, solitudine – ci dice Asia Ghergo nelle sue canzoni – proprio a dispetto del presente carico di incomprensioni, di conflitti e di problemi di ogni tipo a livello globale. Alcune parole…

Chiara Novelli. Pittura, scrittura, poesia… rappresentare ciò che non vediamo, l’interiore
Chiara Novelli / 29 Novembre 2019

Chiara Miryam Novelli, scrittrice, pittrice, poetessa, vive e lavora a Firenze. Dopo aver compiuto studi umanistici si è formata presso l’istituto per l’Arte e il restauro di Palazzo Spinelli a Firenze. Avvicinatasi alle arti figurative con tecnica ad olio presso l’Accademia d’Arte di Firenze, ha ora al suo attivo, come pittrice, molte mostre personali e collettive. Dopo aver compiuto un percorso di Tecniche di Scrittura Creativa, si dedica all’attività letteraria occupandosi di poesia, di Firenze e di narrativa come editor, prefatrice, blogger, collaboratrice redazionale di Literary. E’ presidente dell’associazione culturale “La Città di Murex – Laboratorio Arte e Scrittura di Firenze”. Dal 2016 fa parte del “Gruppo Scrittori di Firenze” in cui partecipa come scrittrice. Ha pubblicato la sua prima silloge poetica,”Paradisi fragili” nel 2012. Si tratta di una raccolta di poesie e di fotografie (foto sue) in otto sezioni segnate da otto liriche con modalità riprese dal sufismo. Nel 2015 pubblica un libro di racconti, “La precisione dell’acqua”, diciassette racconti dove i personaggi vivono e agiscono accanto a un corso d’acqua e trasformano il loro percorso di vita con un grande esorcismo dell’Arte in tutte le sue forme. Sempre nel 2015 pubblica la sua seconda silloge poetica “Il cerchio…

InediTO 2020

XIX Edizione 2020 POESIA | NARRATIVA | SAGGISTICA | TEATRO | CINEMA | MUSICA   PRESENTAZIONE BANDO Il Premio InediTO – Colline di Torino compie diciannove anni e la nuova edizione sarà graficamente ispirata alla questione ambientale e all’emergenza climatica che hanno sensibilizzato le nuove generazioni, accogliendo per la prima volta le opere per l’infanzia. Il concorso letterario, punto di riferimento in Italia tra quelli dedicati alle opere inedite, il cui bando scadrà il 31 gennaio 2020, ha l’obiettivo di premiare autori più o meno affermati ed esordienti, di ogni età e nazionalità, accompagnandoli nel mondo dell’editoria e dello spettacolo. Ed è l’unico nel suo genere a rivolgersi a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica), in lingua italiana e a tema libero. Grazie al montepremi di 7.000 euro i vincitori delle sezioni Poesia, Narrativa-Romanzo, Narrativa-Racconto e Saggistica ricevono un contributo destinato alla pubblicazione e/o alla promozione con editori qualificati, mentre i vincitori delle sezioni Testo Teatrale, Cinematografico e Canzone un contributo per la messa in scena, lo sviluppo della produzione, la diffusione radiofonica e sul web. Inoltre, vengono assegnate menzioni agli autori promettenti, segnalazioni e i premi speciali “InediTO Young”, “Borgate Dal Vivo”, “Alexander…

Mira Nair, una grande regista contro la violenza alle donne
Mira Nair / 25 Novembre 2019

Mira Nair, regista di fama internazionale, è nata a Bhubaneshwar, in India, nel 1957. Dopo aver frequentato l’università di Nuova Delhi, si è laureata ad Harvard con una tesi in sociologia. All’attenzione del mondo del cinema si è rivelata nel 1988 con “Salaam Bombay”, film che ha vinto la Camera d’or a Cannes e tre premi a Montreal, compreso quello della giuria. Il suo film “Mississipi masala”(1991) si è, invece, aggiudicato l’Osella d’oro a Venezia per il soggetto e la sceneggiatura e il Nastro d’argento. Nel 1996 Mira Nair ha portato sul grande schermo una rilettura tutta al femminile del Kamasutra, il famoso antico testo erotico indiano fra i più importanti al mondo. Fra i suoi molti film realizzati spiccano “Monsoon wedding” e “Hysterical blindness” con Uma Thurman e Juliette Lewis. “Il cinema deve essere uno specchio del mondo in cui viviamo. Dobbiamo usare questo mezzo per provocare, sconvolgere, divertire e scuotere la gente dal torpore”. Sono parole di Mira Nair, che sintetizzano la sua visione d’insieme del cinema e di un modo tutto particolare di fare cinema. A mira Nair non è mai interessato, dunque, il lato prettamente commerciale del cinema, ma nemmeno è attratta da un cinema d’arte…

“Tre colori”

CONCORSO LETTERARIO TRE COLORI (SECONDA EDIZIONE) L’Associazione Culturale Cinema e Società di Lenola, organizzatrice del concorso cinematografico internazionale “Inventa un Film” (ventiduesima edizione nell’agosto del 2020), indice la seconda edizione del concorso letterario “TRE COLORI”, a tema libero, che prevede le seguenti sezioni: POESIA (BLU) SCENEGGIATURA (ROSSO) NARRATIVA BREVE (BIANCO) NARRATIVA LUNGA (BIANCO AVORIO) Per iscriversi a qualsiasi sezione del concorso occorre inviare entro il 20 dicembre 2019 (farà fede il timbro postale di spedizione) gli elaborati alla segreteria del concorso: “Associazione Culturale Cinema e Società – Concorso Tre Colori” – Piazza Pandozj 4 – 04025 Lenola (LT), oppure, in alternativa, i lavori possono essere inviati anche per email all’indirizzo  trecolori@inventaunfilm.it Le opere, edite o inedite, possono essere a TEMA LIBERO. L’organizzazione del concorso nei primi mesi dell’anno 2020 effettuerà la selezione delle opere da sottoporre successivamente al giudizio delle giurie. Le giurie, a seconda delle sezioni, saranno composte da scrittori, produttori, giornalisti, autorevoli critici cinematografici, personaggi del mondo dello spettacolo. Per ogni sezione sono previsti i seguenti premi PRIMO CLASSIFICATO: 500 euro più targa SECONDO CLASSIFICATO: targa TERZO CLASSIFICATO: targa QUARTO CLASSIFICATO: targa QUINTO CLASSIFICATO: targa DAL SESTO AL DECIMO CLASSIFICATO verranno consegnati (inviati) attestati di merito. I nomi…

Tra poesia e filosofia non c’è contraddizione, c’è piuttosto una rara integrazione. Dialogo con Sergio Magaldi
Sergio Magaldi / 14 Novembre 2019

Laureato in Scienze Politiche e in Filosofia, già ricercatore presso l’Istituto di Filosofia dell’Università di Roma, preside nei licei di Stato e specializzato in storia e culture americane presso l’Università di Irvine (California – USA), Sergio Magaldi è autore di numerosi saggi in libri e riviste, di articoli di taglio filosofico e sociologico sui quotidiani nazionali, ed ha una vasta produzione di programmi radiofonici per la Rai TV: servizi giornalistici e soprattutto sceneggiati storici, antropologici e letterari a puntate. Ha pubblicato, con traduzione e note, “Aesh mezareph” trattato alchemico – cabbalistico del XVII secolo, la traduzione del noto romanzo “Triste fin de Policastro Quaresima” di A. Lima Barreto, lunghe introduzioni a opere di carattere filosofico e teologico come “Necessità matematica dell’esistenza di Dio” di René de Cléré, “Racconti della Shoà”, “Akèldama”, “Il campo di Giuda” ecc. ecc. E’ autore di numerosi post di argomento politico, letterario e filosofico sul proprio blog: http://zibaldone-sergio.blogspot.com. Ha pubblicato quattro romanzi: “TIPHERETH”, “La tinozza di rame”, “L’Amore Consapevole” e, proprio di recente, “La Regione Sconosciuta”. Francesca Rita Rombolà e Sergio Magaldi hanno dialogato insieme su vari argomenti profondi e importanti. D – Professor Magaldi, iniziamo questo dialogo col parlare del suo ultimo libro “La Regione…

Festival delle culture resistenti

presenta   Karel Music Expo festival delle culture resistenti tredicesima edizione Cagliari,  9 • 21 • 22 • 23 novembre 2019       Comunicato stampa del 25 ottobre 2019 A novembre a Cagliari la tredicesima edizione del Karel Music Expo: anteprima il 9  al Fabrik con Perry Frank e con Stuart Braithwaite, poi tre giornate dal 21 al 23 all’EXMA in via San Lucifero. Tra i protagonisti del festival i C’mon Tigre,  Julie’s Haircut, The Winstons, The Ranch e Alpine Dweller. Musica ma anche installazioni d’arte, cortometraggi, incontri e varie iniziative collaterali. * Edizione numero tredici per il Karel Music Expo, il festival delle culture resistenti ideato e organizzato a Cagliari dalla cooperativa Vox Day: preceduto da un’anteprima in programma sabato 9 novembre al Fabrik, il club in via Mameli, l’appuntamento è da giovedì 21 a sabato 23  all’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero, dove la manifestazione farà base per la prima volta nella sua storia.   Il Karel Music Expo è un format multidisciplinare che promuove tutte le forme espressive estranee ai meccanismi della grande distribuzione; una vetrina di livello europeo all’insegna della musica, soprattutto, che quest’anno ospita quindici diverse proposte della scena…

Il cinema e la scrittura nella vita di Chiara Ricci
Chiara Ricci / 8 Novembre 2019

Chiara Ricci, nel 2008, si laurea in Dams (discipline delle Arti, Musica e Spettacolo) con una tesi dal titolo “Il Teatro davanti alla macchina da presa – Elementi di teatro nel cinema di Anna Magnani” da cui, l’anno seguente, nasce il libro “Anna Magnani. Vissi d’Arte vissi d’Amore” con il quale vince il Premio Internazionale Giuseppe Sciacca nella sezione “Saggistica”. Nel 2010 consegue la Laurea Magistrale con lode in “Cinema, Televisione and Promozione Multimediale” con una tesi dedicata alla prima regista donna del cinema italiano Elvira Notari, la cui riduzione è stata pubblicata negli Stati Uniti nel volume “Italian Women Filmmakers and the Gendered Screen”. Tra il 2014 e il 2018 la sua attività di scrittrice si intensifica. Pubblica: “Signore & Signori… Alberto Lionello”, “Valeria Moriconi. Femmina e donna del teatro italiano”, “Monica Vitti. Recitare è un gioco” (editi da Ag Book Publishing) e “Il cinema in penombra di Elvira Notari”(Lfa Publisher). Nell’aprile 2017 l’Università degli Studi di Roma Tre le conferisce la nomina di cultore della materia di Storia del Cinema e di Filmologia. E’ presidente dell’Associazione culturale PIAZZA NAVONA. Tiene lezioni e conferenze in Italia e all’estero riguardanti la storia del cinema e del teatro. Francesca Rita Rombolà…

La Poesia è come un canto dei sensi. Dacia Maraini racconta, di sè, della scrittura, del mondo
Dacia Maraini / 6 Novembre 2019

Dacia Maraini nasce a Fiesole (Firenze). Il padre, Fosco Maraini, è un grande etnologo, ed è autore di numerosi libri sul Tibet e sull’Estremo Oriente. La famiglia Maraini si trasferisce in Giappone nel 1938 poiché Fosco Maraini porta avanti uno studio sugli Hainu, una popolazione in via di estinzione stanziata nell’Hokkaido. Nel 1943 il governo giapponese, in base al patto di alleanza che ha stipulato con Italia e Germania, chiede ai coniugi Maraini di firmare l’adesione alla Repubblica di Salò. Poiché essi rifiutano vengono internati, insieme alle tre figlie, in un campo di concentramento a Tokyo dove vivranno in condizioni estreme per ben due anni quando, a guerra finita, verranno liberati dagli americani. Nella silloge poetica del 1978, “Mangiami pure”, Dacia Maraini racconterà proprio delle sofferenze patite in quei due anni. Rientrata in Italia, la famiglia Maraini si trasferisce in Sicilia, a Bagheria. Qualche anno dopo la famiglia si divide: il padre va ad abitare a Roma, e le tre figlie e la moglie rimangono in Sicilia. Per Dacia sono gli anni della prima formazione letteraria ma soprattutto del sogno di una fuga, che arriverà soltanto col compimento dei diciotto anni con la decisione di andare a vivere a Roma…

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