L’unica rivoluzione della Storia che raggiunse i suoi obiettivi senza sfociare in una dittatura
Michael Collins / 14 Gennaio 2015

“Tra i molti capi ribelli che popolano la storia irlandese, solo uno può essere considerato un vero rivoluzionario: Michael Collins. A prescindere dal fatto che durante la sua breve carriera politica fu troppo impegnato in faccende pratiche per elaborare dottrine sociali, egli fu una specie di Lenin irlandese. Si impadronì di una situazione potenzialmente rivoluzionaria e la tradusse in atto”. Brano tratto da STORIA DELL’IRLANDA – Un’eredità rischiosa – di Robert Kee Chi è stato e che cosa ha rappresentato Michael Collins per una nazione e un popolo come quelli iralndesi sotto il giogo dell’Inghilterra per più di settecento anni? Nato nel 1890 nelle campagne del Cork occidentale, a sedici anni emigrò in Inghilterra come molti altri giovani intraprendenti nelle sue condizioni. Lavorò alle poste, in seguito, nella filiale londinese della Guaranty Trust Company di New York. All’inizio del 1916, tornò in Irlanda forse perché spinto dall’imminente insurrezione di Dublino. Fece parte del gruppo che stava nel quartier generale alla Posta Centrale e, di conseguenza, venne, più tardi, internato in un campo di prigionia a Frongoch, nel Galles settentrionale, come altri semplici partecipanti alla rivolta. A Frongoch, con un gruppo di prigionieri irlandesi che già conosceva, Michael Collins creò una…

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