Rinnovamento epocale o “rivelazione finale”?
San Malachia / 27 Febbraio 2013

“Durante l’ultima persecuzione della Santa Chiesa Romana, siederà sul trono di San Pietro, Pietro il romano che si prenderà cura del suo gregge in mezzo a molte tribolazioni. Quando esse saranno terminate, la città dei sette colli verrà distrutta, ed il giudice terribile giudicherà il popolo.” Ultima parte della “Profezia dei Papi” di San Malachia L’ultima parte della famosa “Profezia dei Papi” di San Malachia, la più inquietante, la più spaventosa, la più apocalittica perchè preannuncia la fine del papato e forse della Chiesa Cattolica Romana fra tribolazioni e distruzione per la città di Roma e per il mondo intero, con vaghi cenni sul nome e sull’operato dell’ultimo papa o del papa dei tempi ultimi della Chiesa. Domandiamoci, prima di tutto, chi era San Malachia. Nel 1595, un monaco benedettino pubblicò a Venezia un’opera dal titolo LIGNUM VITAE (l’Albero della Vita) nella quale riferiva dell’esistenza e dell’opera dei discepoli di San Benedetto. Fra i monaci ricordava, in modo particolare, un vescovo irlandese: San Malachia, vescovo di Armagh (Irlanda del Nord), morto nel 1148, e concludeva scrivendo: << (…) Altro di lui non conosco, se non alcune profezie sui Pontefici Sovrani. >> Ed elencava una serie di centoundici motti, molto enigmatici,…

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