Quasi come un “sassolino nella scarpa” del cuore e dell’anima. “Autunno” di Vincenzo Cardarelli

In questa poesia, dal titolo “Autunno”, il poeta Vincenzo Cardarelli (1887 – 1959) descrive le sensazioni che si succedono nel suo, e nel nostro animo, all’avvicinarsi dell’autunno, avvertito con un certo doloroso stupore già nei presagi del vento di agosto, nelle improvvise e intermittenti piogge di settembre, in particolari giornate di sole pallido e incerto, con nuvole in cielo bianche ed enormi che corrono come branchi di cavalli selvatici in una steppa preistorica, quando sembra che la terra tutta, ormai priva della sua lussureggiante vegetazione estiva, sia attraversata da un brivido di freddo sottile e breve più dell’attimo. L’autunno, che via via lentamente scorre, si porta seco i giorni lieti e felici, vigorosi e ardenti, complicati eppure semplici, sofferti e insieme liberi: perciò, in questa stagione, si riflette con amarezza il declino della gioventù, che ci saluta un poco beffarda forse; dolorosa metafora, ahimè, dell’inesorabilità e della velocità del tempo che passa lasciando su di noi i segni , sia fisici che mentali, del suo tocco impercettibile. “Autunno” è una poesia intensa e raccolta, ricca di sfumature disincantate e tristi nonché di palese amarezza; espressione veramente sofferta di chi vede, con nostalgia, spegnersi poco alla volta l’età più bella. Le…

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