Come la conchiglia dell’ostrica che tiene in sè la perla negli abissi del mare

23 Gennaio 2017

Un disco composto da dieci brani, tutti con un titolo in un certo qual modo poetico e che racchiude in sè un piccolo messaggio; quasi come la conchiglia dell’ostrica tiene in sè la perla negli abissi profondi del mare.

Si tratta dell’album “Canzoni in ritardo” del gruppo My Escort. Se dovessi dare una valutazione precisa, da “professionista”(da critico musicale, un pò azzardato forse?)di questo album forse lo definirei rock melodico con una punta di country e qualche puntata ben orchestrata nel progressive. Le sonorità fanno pensare ad un sogno e ad un senso di libertà che non finiscono mai di esploderti dentro.

E’ quasi un concentrato piuttosto equilibrato di “on the road”, che sa dare forza alle emozioni e riesce a penetrare nell’animus musicale dell’ascoltatore. I riffs di chitarra sono evocativi di spazi aperti, di un tempo infinito, di una magia che non si comprende e non si vuole comprendere perchè è la pelle a recepirla e a viverla in una intensità di note musicali che non chiede altro e non vuole altro. Nei testi delle canzoni c’è poesia, quanto basta per farsi apprezzare; la voce del singer ha un timbro robusto il quale, però, sa essere soft nei momenti che lo richiedono. “Riflessi” e Privè” sono canzoni che “senti” nello stomaco in quanto stimolano e colpiscono anche per scuotere, dare energia, calore, moto. “Qualcosa che non c’è” è immediata: fa viaggiare l’immaginazione in posti forse esotici, forse sconosciuti, forse inesistenti; mentre “Foglie e nebbia” può contenere, come in una sorta di “vaso di Pandora”, una poetica nuova avvolta da atmosfere surreali che lasciano il segno. L’ultima canzone(la decima, in ordine nell’album)con il titolo un pò simbolico – “Le cose non cambiano mai” – ha forse un qualcosa di profetico, mi domando? Di quest’album apprezzo la musica, i testi, la voce del singer. Non sono un critico musicale di professione. Ho una qualche capacità di “ascolto dell’Essere” che, in questo nostro mondo, si manifesta con la Poesia e il poetare. Forse ciò sarà valido anche per la musica(almeno un pò).

Le esperienze di vita vissuta del gruppo dei My Escort sembrano un fiume il cui corso segue dei meandri rocciosi. E ciò credo sia importante in ogni forma d’arte sia essa musica, poesia, pittura soprattutto per creare arte, per fare arte e per mostrare le potenzialità  e i vantaggi dell’Arte.

Francesca Rita Rombolà

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