La sensibilità poetica di una donna intelligente e bella

7 Marzo 2019

Marta Rivera Garrido è poetessa, scrittrice, narratrice, saggista. Nasce a Santo Domingo, Repubblica Dominicana, il 19 gennaio 1960. E’ la pronipote del poeta dominicano, gloria nazionale, Gastòn Fernando Deligne.

Ha studiato scienze politiche presso Università Autonoma di Santo Domingo e ha vissuto nelle città di New York e di Miami, negli Stati Uniti, e a San Juan de Puerto Rico.

Ha collaborato a numerose pubblicazioni nazionali e internazionali.

Ha fatto parte delle delegazioni dominicane che hanno partecipato a fiere del libro, incontri e convegni in tutto il mondo. Nel 1996 ha vinto l’ International Novel House Theatre Award con il suo lungometraggio “I forgot your name” tradotto in italiano nel 1998 con il titolo “Ho dimenticato il tuo nome”.

Nel 1998 ha scritto e diretto il documentario “Artists in April” che include la partecipazione di artisti alla Rivoluzione dell’ aprile 1965, prodotto dal Presidential Council of Colture. Parte delle sue opere sono state tradotte in inglese, italiano, portoghese, francese, tedesco.

Fra i suoi libri si ricordano: “Trasparenza del mio specchio” raccolta di poesie del 1985, il romanzo “Ho dimenticato il tuo nome” del 1987, la famosa raccolta di poesie “Emma, la notte, il mare e il suo maithuna” del 2013. Marta Rivera Garrido vive oggi a Santo Domingo e lavora, contemporaneamente, ad un libro di sue poesie inedite, “Alphabet of Water”, e ad un libro di racconti dal titolo “Questo amore mi ricorda un giardino”.

Marta Rivera Garrido è una poetessa sensibile, donna intelligente e bella, giovanile e piena di vitalità, solare, esotica ed esuberante come le terre caraibiche, luoghi suggestivi dove forse è ancora possibile sognare un futuro di umanità vera e di promesse realizzabili.

Il suo impegno e le sue battaglie per il riconoscimento dei diritti delle donne, non solo nel suo paese, ma in tutto il mondo, è risaputo ovunque ed è portato avanti dalla stessa con il coraggio della donna consapevole e fiera di esserlo. “Non innamorarti” è la sua poesia più universalmente conosciuta, apprezzata, forse molto amata, un inno quasi alla donna libera, colta, intelligente che vuol comunicare ciò all’uomo e renderlo edotto sulle meraviglie o sui pericoli che questo comporta. Una poesia sulla quale sia la donna sia l’uomo possono riflettere senza limiti o riserve. Una poesia forse, a suo modo, un pò aspra, singolare, senza inganni o illusioni, lineare, quasi geometrica anche un tantino scaltra ma indubbiamente sincera, che sa colpire come “un pugno nello stomaco” quando ce ne è bisogno e sa addolcire un’amara realtà che necessita di cambiamento o di attenzione.

 

NON INNAMORARTI      –     Marta Rivera Garrido

Non innamorarti di una donna che legge,

di una donna che sente troppo,

di una donna che scrive.

Non innamorarti di una donna colta,

delirante, pazza.

Non innamorarti di una donna che pensa,

che sa di sapere e che inoltre

è capace di volare,

di una donna che ha fede in se stessa.

Non innamorarti di una donna che ride

o piange mentre fa l’amore,

che sa trasformare il suo spirito in carne e,

ancor di più, di una donna che ama

la Poesia(sono loro le più pericolose),

o di una donna capace di restare mezz’ora

davanti a un quadro o che

non sa vivere senza la musica.

Non innamorarti di una donna intensa,

ludica, lucida, ribelle, irriverente.

Che non ti capiti mai di innamorarti

di una donna così.

Perchè quando ti innamori

di una donna del genere,

che rimanga con te oppure no,

che ti ami oppure no,

da una donna così

non si torna indietro. Mai.

Francesca Rita Rombolà

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