La Poesia è espressione dei sentimenti di un artista. Breve dialogo con Chiara Taormina

9 Giugno 2020

Chiara Taormina nasce a Palermo nel 1973, dove vive e lavora. Ha una formazione classica avendo frequentato Lettere e Filosofia all’università. Ha ottenuto premi e menzioni in diversi concorsi letterari nazionali e internazionali. Da sempre amante della natura, ha deciso di dedicare molti dei suoi scritti alla causa per la tutela dei diritti animali scrivendo dei libri per ragazzi apprezzati e recensiti anche dalla LAV (lega antivivisezione). Nel 2012 pubblica un libro per ragazzi “I racconti di Leccius, l’albero saggio” con illustrazioni di Serena Pieri. Sue liriche sono presenti in antologie di poeti contemporanei. Fra le sue pubblicazioni: la raccolta di poesie “La voce della sera”, il racconto “Le rose del silenzio”, “Ruggero e la macchina del tempo”, con la speciale prefazione di Luis Sepulveda, “La fantastica storia della fata Lunina”.

Francesca Rita Rombolà e Chiara Taormina dialogano insieme.

D – Chiara Taormina, parliamo un pò dei suoi libri.

R – Da diversi anni mi dedico alla letteratura per bambini. Ho pubblicato diversi titoli, riscuotendo un discreto successo. I protagonisti dei miei libri sono quasi sempre animali a cui affianco bambini dall’animo sensibile e nobile, che si prodigano per aiutare chi è meno fortunato su questo pianeta. Non è casuale la mia scelta poiché penso che i bambini sono la chiave di volta del nostro futuro: in loro va riposta ogni speranza di un cambiamento vero e repentino affinché il mondo si salvi dall’insano sfruttamento dell’uomo. Pertanto, questi libri parlano di natura, di rispetto verso gli animali e verso qualsiasi creatura diversa o più fragile, di amore e dedizione verso i compagni delle nostre giornate. Che sia un amico peloso o umano poco importa, si deve riflettere sul significato di “Amore” in senso universale. Per citarne qualcuno, consiglio “La saga di Cammy”, il piccolo cammello raro che salva il pianeta dalla malvagità umana, o “Le avventure del coniglietto Ruggero” il libro che, tra l’altro, ha ricevuto la prefazione del grande Luis Sepulveda. E, per finire, “La meravigliosa avventura della fata Lunina”, dedita alla tutela dei boschi.

D – Ama gli animali, vero? Animali e letteratura è sempre stato un buon binomio, secondo lei?

R – Come le ho anticipato, nei miei libri parlo di frequente di animali e dei diritti che vengono loro negati. Ho parlato spesso dei maltrattamenti, dell’abbandono e degli allevamenti da pelliccia. Il binomio animali – letteratura ha radici antiche. Per citarle solo una delle mie autrici preferite, come non ricordare Beatrix Potter che a fine Ottocento rese celebre il suo Peter Coniglio. L’autrice inglese amava la natura, la vita e gli animali e li celebrava attraverso “i suoi animali” antropomorfizzati, favorendo così la sua fama in tutto il mondo. Sì, sono assolutamente sicura che è un ottimo binomio.

D – Luis Sepulveda è morto da poco in Spagna colpito dal coronavirus. Cosa ne pensa di questo scrittore che, tal altro, ha conosciuto personalmente?

R – Non potrò mai dimenticare il 16 aprile scorso, il funesto giorno in cui il mio amico ( sì, l’ho conosciuto di persona), Luis Sepulveda, è morto, sconfitto dal virus che ha messo in ginocchio il mondo intero. Non avrei mai potuto immaginare che toccasse a lui questa sorte. In Spagna, a febbraio, non si parlava nemmeno di contagio da coronavirus. Sembrerà una strana coincidenza, ma Luis Sepulveda, fin da ragazzina, è stato il mio scrittore preferito, il più amato perché toccava gli argomenti a me più cari. Poi, nel 2017, ebbi l’onore di ricevere una sua prefazione al mio libro “Ruggero e la macchina del tempo”; una grandissima emozione che mi accompagnerà sempre e per la quale gli sarò eternamente grata.

D – Gli scrittori e i poeti che ha letto di più e che l’hanno arricchita interiormente.

R – Tra i poeti amo molto Giuseppe Ungaretti, Fernando Pessoa, Pablo Neruda e molti altri. Tra gli scrittori invece, a parte Luis Sepulveda, che resta il mio preferito, includo anche Ken Follet, Jane Austen, Wolfgang Goethe, Oskar Wilde, Umberto Eco e poi tanti altri ancora. La lista sarebbe infinita. Ognuno di loro ha lasciato delle tracce che resteranno impresse nel mio cuore e nella mia anima. Mi hanno sicuramente fortificato come scrittrice e come poetessa.

D – il suo rapporto personale con la Poesia.

R – La Poesia è espressione dei sentimenti di un artista, il suo modo di percepire la vita, la realtà e il suo dinamico divenire nell’evoluzione della crescita interiore. Ho scritto poesie fin da piccola. La Poesia è stata per me la prima forma di espressione letteraria. Scrivo poesie anche adesso, ma meno di frequente perché penso che i versi debbano scaturire dal profondo dell’essere. Non si può riportare sulla pagina qualsiasi emozione, solo le emozioni più sentite, più toccanti in quanto devono farci vibrare il cuore e inebriare i sensi. Col passare degli anni mi sono poi avvicinata alla poesia degli haiku (genere letterario giapponese) che coniuga la brevità del verso con la profondità del pensiero, il tutto concentrato in diciassette sillabe appena. Ho anche pubblicato una raccolta di haiku bilingue (italiano – inglese) “The art of the wind” – “L’arte del vento”.

Francesca Rita Rombolà

Chiara Taormina

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