Conversazione con Walter Lazzarin, uno “scrittore per strada”

18 Gennaio 2022

Walter Lazzarin ha trentanove anni. Nel 2011 ha pubblicato il romanzo “A volte un bacio” e nel 2012 la raccolta di racconti “21 lettere d’amore”. Sempre nel 2012 è tra i finalisti del premio Subway Letteratura. Nel 2015 ha pubblicato “Il drago non si droga”. Nel 2016 e nel 2017 ha lavorato a Dribbling, trasmissione di Rai2, come autore e interprete di tautogrammi. Nel 2017 ha pubblicato “Ventuno vicende vagamente vergognose” e nel 2020 “Animali all’avventura”. Walter Lazzarin, da ottobre 2015, gira per le strade e le piazze d’Italia con una macchina da scrivere: il progetto si chiama “Scrittore per strada”. Gioca a calcio nella nazionale scrittori.

Francesca Rita Rombolà e Walter Lazzarin conversano insieme.

D – Walter parliamo, in primis, dei tuoi libri?

R – Ciao! Cerco di scrivere un libro l’anno, ma pubblico solo quando trovo l’editore che mi piace (e che prevede un, seppur piccolo, anticipo). Ne ho pubblicati cinque, il primo nel 2011. Due romanzi e tre raccolte di racconti brevi, l’ultima è uscita nel 2020: “Animali all’avventura”.

D – Hai partecipato a diversi premi letterari e hai lavorato anche come autore per la Rai, quanto ti ha arricchito tutto ciò interiormente?

R – I premi sono stati il primo passo per capire che posso scrivere qualcosa che interessi e piaccia anche a chi non mi conosce. Il lavoro in Rai mi ha insegnato che posso essere apprezzato anche da chi lavora con professionisti della televisione da decenni. Diciamo che sono tutte esperienze che rafforzano.

D – Dal 2015 stai portando avanti un progetto curioso e nuovo che si chiama “Scrittore per strada”, vuoi spiegare di che cosa si tratta?

R – Da ottobre 2015 giro per le strade d’Italia con una macchina da scrivere, regalo racconti e “spaccio” copie dei miei libri. Ho visitato tutte le regioni e quasi duecento città o paesi di provincia, a volte in bici, col portapacchi carichissimo. Da settembre vivo a Roma ed esploro i vari quartieri della capitale.

D – Giochi a calcio nella nazionale scrittori, vero? E’ la prima volta che sento di una nazionale di calcio degli scrittori. In che ruolo giochi? Come e quando si svolgono le partite?

R – La nazionale degli scrittori non è mai stata molto pubblicizzata, nonostante sia nata da un’idea di Alessandro Baricco. Fino a prima dell’inizio della pandemia giocavamo ogni due mesi circa. Nel maggio 2019 abbiamo vinto il Mondiale sconfiggendo Svezia, Inghilterra, Germania. Il mio numero è il 3, gioco terzino sinistro, la mia dote migliore è l’infaticabilità della corsa.

D – Hai mai scritto delle poesie? Hai un bel rapporto con la Poesia?

D – Ho scritto qualche poesia, ma preferisco scrivere storie. La mia specialità sono però i tautogrammi, cioè componimenti in cui tutte le parole iniziano con la stessa lettera. E per qualcuno sono “quasi poesia”. E’ grazie ai tautogrammi che ho vinto il mio primo premio letterario in denaro ed è sempre grazie a loro che sono stato scoperto dalla Rai. Sul mio canale youtube ne ho caricati a decine, mi piace anche interpretarli!

Francesca Rita Rombolà

Walter Lazzarin

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