La Bellezza – EMILY DICKINSON
Emily Dickinson / 13 Gennaio 2012

  Versi spezzati, ritmo veloce e soave, assonanze che si rincorrono l’un l’altra. Forse è l’intera produzione poetica della poetessa americana Emily Dickinson ad essere caratterizzata da tutto ciò. Quel che sembra emergere, di particolare, in questa poesia dedicata alla bellezza è il pathos profondo che la pervade in ogni verso. Vi prevale il senso struggente dell’attimo che fugge, dell’attimo che non potrà mai essere colto dalla sensibilità umana, dell’attimo che sosta appena ed è tramutato in bellezza proprio perchè fuggevole e inafferrabile. Si può stringere la bellezza fra le dita e possederla? Impossibile. La si può amare e contemplare e allo stesso tempo conoscerla, esplorarla, tentare di darle una definizione concreta, percepirla appena, respirarla come un profumo aleggiante sulle cose? No, forse mai. E’ volatile come l’etere degli spazi cosmici la bellezza, e nella corsa per carpirla ogni azione umana genera il suo contrario. Riesce soltanto il Canto, la Poesia a trattenerla per meno di un istante forse. E un istante, per mezzo della Poesia, potrebbe trasformarsi in eternità.  Francesca Rita Rombolà   LA BELLEZZA Non è causata – la bellezza – ma è – inseguila,ed essa cessa – non la insegui,e sta ferma – Afferra pure le ondate…

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