L’Abisso: nulla angosciante o struggente anelito di eternità? – BEDA
Enrico Beda / 27 Giugno 2013

“L’Abisso e la luce del mondo, La pena del tempo e il desiderio di eternità, Visione, avvenimento e poesia: Era ed è colloquio con Te.” Martin Buber   Riporto questa breve, profonda e intensa prosa poetica del poeta e scrittore tedesco Martin Buber per introdurre una raccolta di poesie direi particolare per i significati e i significanti, per il contenuto e la parola, per i sensi nascosti e palesi, per ciò che dice e per ciò che non dice. Il titolo è L’ABISSO E’ ALLE PORTE. L’autore è Beda. L’Abisso, immensità dell’Universo e dell’ignoto; l’Abisso, sintesi incomprensibile di luce e tenebra; l’Abisso, tempo dell’inizio e della fine, struggente anelito di eternità; l’Abisso, vuoto pauroso o nulla angosciante, incontro col mistero e vicinanza a Dio. Forte e insieme sottile è il senso di solitudine, il percepire il dolore proprio e altrui, il rapportarsi al mondo, all’essere e alla realtà in questa poetica permeata di pessimismo, un pessimismo quasi globale segno dei tempi, voce di un tempo che non lascia più niente all’umano e alle sue sfaccettature più sublimi e più vere. L’autore sembra soffrirne per la sua sensibilità piuttosto spiccata, talvolta non capire e non accettare le brutalità, le bassezze e…

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