Chiara Novelli. Pittura, scrittura, poesia… rappresentare ciò che non vediamo, l’interiore

29 Novembre 2019

Chiara Miryam Novelli, scrittrice, pittrice, poetessa, vive e lavora a Firenze. Dopo aver compiuto studi umanistici si è formata presso l’istituto per l’Arte e il restauro di Palazzo Spinelli a Firenze. Avvicinatasi alle arti figurative con tecnica ad olio presso l’Accademia d’Arte di Firenze, ha ora al suo attivo, come pittrice, molte mostre personali e collettive. Dopo aver compiuto un percorso di Tecniche di Scrittura Creativa, si dedica all’attività letteraria occupandosi di poesia, di Firenze e di narrativa come editor, prefatrice, blogger, collaboratrice redazionale di Literary.

E’ presidente dell’associazione culturale “La Città di Murex – Laboratorio Arte e Scrittura di Firenze”. Dal 2016 fa parte del “Gruppo Scrittori di Firenze” in cui partecipa come scrittrice. Ha pubblicato la sua prima silloge poetica,”Paradisi fragili” nel 2012. Si tratta di una raccolta di poesie e di fotografie (foto sue) in otto sezioni segnate da otto liriche con modalità riprese dal sufismo.

Nel 2015 pubblica un libro di racconti, “La precisione dell’acqua”, diciassette racconti dove i personaggi vivono e agiscono accanto a un corso d’acqua e trasformano il loro percorso di vita con un grande esorcismo dell’Arte in tutte le sue forme. Sempre nel 2015 pubblica la sua seconda silloge poetica “Il cerchio occidentale”, una raccolta di poesie in tre sezioni a sottolineare i tre momenti che, in età classica, contrassegnavano il momento della creazione artistica, anticamera della conoscenza di sè.

Nel 2016 è la volta di “25 piccole storie perverse”, raccolta di racconti caratterizzati da una tematica comune: l’erotismo, visto però dalla parte di chi ha preso altre strade per comunicare la propria sessualità. Nel 2017 pubblica il romanzo “L’ assonometria del caso”, romanzo noir e psicologico. Nel 2018 ancora due sillogi poetiche con foto d’arte: “Fragmenta – Piccolo viaggio verso il mare” e “Fragmenta – Piccolo viaggio andaluso”. Nel 2019 pubblica la raccolta di racconti noir – psicologica “La precisione dell’acqua – Racconti et Fabulae”.

Francesca Rita Rombolà conversa con Chiara Novelli per poesiaeletteratura.it

D – Chiara Novelli è scrittrice, poetessa e pittrice. Vorrei iniziare questa conversazione parlando di pittura. Chiara Novelli e la pittura.

R – Con piacere. La pittura, per me, comincia dalla tela. La cerco con molta cura; la dimensione, la forma, cerco di sentire quella più adatta a qualcosa che ancora non so. Poi arrivano le immagini. Comincio con una, poi il quadro si popola di forme e figure che hanno”voglia di uscire”. Quindi lascio che si creino libere immagini dall’inconscio, ma sono certamente figurativa, attenta al simbolico, alla visione. L’insieme, scopro poi, ha una sua logica, un suo racconto interno. Si è creato un piccolo mondo. Ma sempre a rappresentare ciò che non vediamo, l’interiore.

D – Chiara vuoi parlare un pò dei tuoi libri e del loro contenuto?

R – Quando scrivo poesia non riesco a non farla dialogare con le mie immagini fotografiche, spesso di viaggio. Ho pubblicato quattro raccolte di foto, piccoli libri, quindi, fotografici e lirici: “Paradisi fragili”, “Il cerchio occidentale”, “Fragmenta – Piccolo viaggio verso il mare”, “Fragmenta – Piccolo viaggio andaluso”. Poi arrivano i racconti, genere che adoro perchè mi aiuta ad arrivare al punto, a valorizzare il fuoco di una trama, di un personaggio o la sua storia come in “25 piccole storie perverse” e “La precisione dell’acqua – Racconti e Fabulae”. Ho scritto un romanzo,”L’assonometria del caso”, il secondo è in lavorazione. Il genere che prediligo per i miei romanzi e racconti è il noir – psicologico, il quale mi permette la ricerca e il disvelamento dell’Ombra in senso meramente junghiano, cioè il dialogo col lato oscuro della psiche umana, nella speranza della redenzione.

D – Come vedi, oggi, lo stato dell’Arte in Italia? Dell’Arte in generale?

R – Credo che l’eccessiva democratizzazione dell’Arte di questi anni abbia abbassato il livello delle arti in genere sottovalutandone gli aspetti legati alla preparazione artistica, alla critica. Questa, però, ci ha anche tutti coinvolti e ci ha portati, nel tempo, a interrogarci sul talento, sullo studio e sulle ragioni dei contenuti. Tutto, quindi, sta cambiando a livello sociale percepibile.

D – La figura dell’artista, secondo te, è ancora importante o la tecnologia l’ha un poco messa da parte?

R – Le arti e la tecnologia si stanno contaminando in modo interessante: arte digitale, video installazioni, progetti di arte grafica, nella fotografia la smartphonografia, cioè il cogliere l’attimo nell’immediato vissuto che, se siamo in ascolto di noi stessi, ha un impatto emotivo notevole. Anche i materiali si sono moltiplicati. Quello che importa è che si sta cominciando a diffondere il messaggio per cui la ricerca interiore del concetto di bellezza è costante, perché nulla esiste senza una seria preparazione sulle arti antiche, nulla senza la conoscenza delle nostre radici culturali. L’Arte è anche legame col passato e col futuro, ma soprattutto con tutto ciò che di straordinario ci offre il mondo.

D – Tu che vivi e lavori a Firenze, città d’arte per antonomasia e culla del Rinascimento, pensi che si ha bisogno, sia necessario un “nuovo Rinascimento” in tutti i campi della conoscenza?

R – Sono d’accordissimo. Mai come in questi tempi possiamo essere all’alba di un nuovo modo di rimettere l’uomo e la sua essenza al centro della storia.

D – La Poesia, ecco; tutto quello che mi puoi dire sulla poesia.

R – La Poesia è, per me, ciò che contiene tutto dell’Arte: la parola letteratura, il suono della sua metrica, l’immagine nei suoi significati più profondi e misteriosi. Nessuna arte, in fondo, può esistere senza il poeta e la Poesia. La Poesia e il poeta fanno sì che tu sia scultore, pittore, regista.

Francesca Rita Rombolà

Chiara Miryam Novelli

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