… In mezzo al deserto degli uomini. L’ultimo disco di Asia Ghergo

2 Dicembre 2019

Asia Ghergo è giovane, carina e indubbiamente ha una voce che colpisce e che sa trasmettere emozioni intense. Il suo album d’esordio ha per titolo “Bambini elettrici” ed è composto da dieci canzoni(Guardami ballare, Angeli, Stare bene, Reset, Una gonna, 100volte, Arcobaleni, sfere celesti, Occhi rossi, Coraggio).

La musica di questa giovanissima artista non è scontata e non è banale, ogni sua canzone sembra quasi voler creare un mondo e, allo stesso tempo, lacerare un mondo. Ad un ascolto, di certo non superficiale, si intuisce in profondità come una sorta di “grido d’aiuto”, un messaggio quasi accorato degli adolescenti verso gli adulti in una società sempre più inafferrabile, liquida, distopica che imprigiona la voglia di vivere, i sogni, le aspettative di un futuro che non esiste più quale dimensione di crescita e di realizzazione. Eppure i ragazzi, i giovani di questi primi due decenni del nuovo millennio hanno voglia di sognare e di vivere, di avere un futuro splendido e di essere compresi e aiutati nelle loro ansie, paure, solitudine – ci dice Asia Ghergo nelle sue canzoni – proprio a dispetto del presente carico di incomprensioni, di conflitti e di problemi di ogni tipo a livello globale. Alcune parole del pezzo “Angeli” colpiscono molto per la forza d’animo che suscitano e per la lievità poetica che riescono a suscitare: “Coprimi gli occhi/tienimi la mano/andrà tutto bene”.

La musica di Asia Ghergo è indie – pop, è rock, è melodico con venature di un blues echeggiante, latente e lontanissimo; ma al di là delle definizioni che se ne danno o che se ne possono dare è musica viva che nasce da fragili cuori infranti che vogliono un mondo non cristallizzato, stereotipato e abulico. Insomma, i ragazzi come Asia Ghergo dicono chiaro e tondo a chi ragazzo più non è: << Ci riprendiamo il mondo, è un nostro diritto, insieme al futuro che è nostro ancora di più… il mondo e il futuro che ci avete rubato con guerre, inquinamento ambientale, industrializzazione forzata, consumismo sfrenato ecc. ecc. >>.

Grazie Asia della lezione che ci dai e del coraggio che manifesti con la tua musica… in mezzo al deserto degli uomini.

Francesca Rita Rombolà

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