“La musica non si sceglie, ti sceglie”. Una breve conversazione con gli Armonium in occasione del 50° anniversario della band

20 Giugno 2023

Gli Armonium si formano nel 1973 e debuttano, con contratto discografico, nel 1975. l’anno seguente partecipano al Festival di Sanremo 1976 con “Stella cadente” e lo stesso anno eseguono due canzoni, “Emanuelle in America” e “Naked Emanuelle” scritte da Nico Fidenco ed inserite nella colonna sonora del film “Emanuelle in America” di Joe D’Amato. Nel 1979 gli Armonium stringono un solido rapporto professionale con Enzo Ghinazzo, in arte Pupo, il quale si avvale dei musicisti della band durante i suoi concerti. Successivamente incidono alcuni singoli tra cui il grande successo “Bambina mia” che viene pubblicato anche all’estero. La band prosegue l’attività live fino al 1984 con concerti in Europa e tournée in Canada, Stati Uniti e Australia. Nel 1986 gli Armonium pubblicano il loro primo album “Made in Italy”. Nel 2013, in occasione dei quarant’anni dalla fondazione degli Armonium, incidono l’album “Siamo ancora qui – 40 anni di musica insieme”. Nel 2015 e nel 2016 partecipano a Sanremo Doc come ospiti d’onore e vengono premiati dalla Federazione Europea per la Tutela dei Diritti Umani. Le loro apparizioni su varie emittenti TV e radio sono molto frequenti. Nel 2023 sono cinquant’anni esatti dalla fondazione degli Armonium.

Francesca Rita Rombolà e gli Armonium conversano insieme.

D – Cinquant’anni di carriera per gli Armonium, come festeggerete un anniversario e un traguardo artistico così importanti?

R – Festeggeremo con due o tre uscite discografiche diluite nell’anno in corso, realizzando un docufilm dal titolo “Armonium 50th Anniversary – 50 anni di vita”. In progetto c’è anche un fotolibro e ovviamente una tournée divisa fra estate e inverno per “riabbracciare” il nostro pubblico.

D – Molto è cambiato, nel panorama musicale, dal vostro esordio; cosa è cambiato in meglio e cosa in peggio secondo voi?

R – Qual’è la domanda di riserva? … A parte gli scherzi, secondo noi, troppo poca originalità, poca fantasia, troppo computer e soprattutto tutto uguale … modo di cantare, arrangiamenti, struttura delle canzoni etc. Manca la gavetta, troppa voglia di essere protagonisti subito. Continuiamo? … Meglio di no!!!

D – La canzone “Bambina mia” è stata un grande successo per decenni, quali i vostri ricordi più belli nei riguardi della messa a punto di questo brano?

R – Innanzi tutto il più bel ricordo, legato ovviamente alla riedizione di questo brano, è stato quanto il cantante storico del gruppo, Piero Martoglio, ha accettato il nostro invito a partecipare alla realizzazione dei festeggiamenti per il 50° anniversario della nascita del gruppo fondato da lui insieme agli altri tre ragazzi: Enzo Stavolo, Franco Zulian e Claudio Scotti Galletta. Altro ricordo ed emozioni annesse è il modo in cui pietro ha interpretato il brano: come se dovesse lasciare un qualcosa di storico (che poi lo è!), dando un’emozione carica di nostalgia e voglia di vivere. Poi ovviamente il ricordo vivido del messaggio finale con l’ascolto di quello che avevamo registrato … bello, fantastico, eccezionale.

D – Che cos’è la musica per gli Armonium: passione, sentimento, voglia di vivere, o altro?

R – E’ tutto. La musica non si sceglie, ti sceglie. E da quel momento sei suo/sua. Quindi è un insieme di passione, sentimento, voglia di vivere e tanto altro.

D – La Poesia è importante per gli Armonium?

R – Sì certo. La parola “poesia” viene definita dai dizionari come “l’arte e la tecnica di esprimere in versi idee e emozioni, fantasie e tutti i sentimenti possibili”. Se in un componimento manca tutto questo non è una canzone o una poesia, ma un’altra cosa.

Francesca Rita Rombolà

Armonium

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