Il buco nero e il “linguaggio speciale” della Poesia
Stephen Hawking / 7 Ottobre 2014

“(…) L’orizzonte degli eventi, la regione di confine dello spazio – tempo da cui non è possibile evadere, agisce un po’ come una membrana unidirezionale attorno al buco nero: qualche oggetto, come astronauti imprudenti, potrebbe cadere attraverso l’orizzonte degli eventi nel buco nero, ma nulla potrebbe mai valicare lo stesso confine in uscita dal buco nero. (Si ricordi che l’orizzonte degli eventi è il percorso nello spazio – tempo della luce, che cerca invano di evadere dal buco nero. Nulla può viaggiare  più veloce della luce). Si potrebbero ben dire dell’orizzonte degli eventi le parole che Dante vide scritte sopra la porta dell’Inferno: << Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate. >>(I, 3, 3). Qualunque cosa o chiunque cadesse attraverso l’orizzonte degli eventi raggiungerebbe ben presto la regione di densità infinita e la fine del tempo. (…)”. Brano tratto dal libro DAL BIG BANG AI BUCHI NERI di Stephen Hawking Questo brano, bellissimo e insieme sconvolgente, di un genio inglese della fisica può forse servire ad introdurre un argomento particolare quanto affascinante riguardante le componenti dell’Universo. In questo caso si tratta dei “buchi neri”. Che cos’è un buco nero e perché viene in tal modo denominato? Il buco nero è, per così…

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