Due parole soltanto: grazie Franco, grazie maestro Battiato

Era l’anno 1978 forse, o giù di lì, quando ho ascoltato, per la prima volta alla radio, insieme ad un bambino di quattro o cinque anni, “L’era del cinghiale bianco” canzone splendida e riuscitissima di Franco Battiato, che non avrei mai più smesso di ascoltare e di amare. Era poi l’anno 1982 quando ascoltai, forse per la prima volta o forse per la seconda in quanto l’album era uscito alla fine del 1981, “La voce del padrone” di Franco Battiato; album che salì subito in vetta alle classifiche musicali italiane e vendette un milione di copie, ancora primo e unico caso in Italia. Da allora in poi i successi di Franco Battiato non si contano più. Canzoni quali “Bandiera bianca”, “Cuccurucucù”, “Sentimiento nuevo”, “L’esodo”, “Veni l’autunnu”, “Giubbe Rosse” e molte moltissime altre credo siano entrate a far parte dell’immaginario collettivo italiano dalla fine degli anni Settanta fino ad oggi. Franco Battiato, il maestro, il grande siciliano, è morto oggi, 18 maggio 2021, nella sua casa di Milo alle pendici dell’Etna; aveva compiuto settantasei anni il 23 marzo scorso. Da buon catanese, in primis, e da buon siciliano non poteva che ritornare alla sua terra d’origine, alle sue radici più autentiche…

Una canzone con un alto livello di chiaroveggenza
Franco Battiato / 26 Agosto 2014

“Arriveranno da tutte le parti dalle città dalle campagne dal sud da ponente da levante per l’esodo il grande esodo…” . Sono alcune parole di una famosa canzone di Franco Battiato risalente agli anni ottanta del secolo scorso. Perchè ricordarla adesso? Perché forse si può adattare alla situazione che l’Italia vive e fronteggia da un bel po’ di anni, e cioè l’emergenza degli sbarchi clandestini sulle sue coste meridionali. Ormai non passa mese, settimana e perfino giorno che non si abbia notizia, dai giornali e dai telegiornali, di un barcone carico di disperati (siriani, pakistani, tunisini, libici, irakeni, etiopi, eritrei ecc. ecc.) che sbarca sulle coste di Lampedusa, della Sicilia tutta (orientale, occidentale, meridionale) e della Calabria ionica; in cerca di cosa? E per fuggire da chi o da cosa? In cerca di fortuna, di una vita migliore forse, di un futuro incerto, oscuro ma comunque possibile. Pieni di speranza e, allo stesso tempo, al colmo della disperazione. Fuggono principalmente dalla guerra civile (la peggiore fra le guerre) che imperversa in diversi paesi del Medio Oriente; fuggono dalla persecuzione politica ed etnica, da forme di governo avulse ai diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino; e, non ultimo, dalla miseria, per…

Un annuncio ludico che travalica mondi, civiltà, epoche della Storia – PO-CHU-I
Franco Battiato , Po - Chu - i / 21 Marzo 2013

La fine dell’inverno è sempre molto attesa. La primavera porta ogni volta una ventata nuova di colore, di vita, di musicalità e appunto di poesia. Non è un caso (ripeto sempre), credo, se proprio il 21 marzo è stata proclamata dall’UNESCO Giornata Mondiale della Poesia. Tutto si trasforma, tutto si risveglia, tutto rinasce, tutto si rinnova: dagli animali alle piante; dall’uomo agli astri notturni, quali il sole e la luna, alle costellazioni nei cieli lontanissimi dell’Universo. E’ un tripudio di gioia, di serenità, di esplosione improvvisa di energia sopita che forse si credeva perduta per sempre. La primavera non è solo una stagione dell’anno che si ripete rispettando un ciclo biologico quasi immutabile, essa è anche una stagione della vita di ogni essere che viene al mondo; metafora di un tempo coronato da sogni e da spensieratezza, da progetti ideali e dal vigore prorompente della giovinezza. La Poesia è primavera degli esseri, delle cose, del Creato; tempo elargito come un dono prezioso anche ad una foglia trascinata dal vento o a un insetto, la cui esistenza si consuma in un battito di ali soltanto. La Poesia canta da sempre la primavera; la primavera si dona alla Poesia in un annuncio…

Regni di sciamani per chi ama danzare e sognare – MIRCEA ELIADE e FRANCO BATTIATO

Che cos’ è lo sciamano? E che cosa può fare lo sciamano? ” Lo sciamano è un mago, un medicine-man, cioè un guaritore, il quale ha capacità di guarire e di operare miracoli fachirici, come tutti i maghi primitivi o moderni. In ogni sua operazione è predominante soprattutto l’esperienza estatica ( … ) “.   Queste poche righe, tratte dall’ introduzione di un libro famoso sull’ argomento, cioè LO SCIAMANESIMO E LE TECNICHE DELL’ ESTASI dello studioso romeno ma naturalizzato francese Mircea Eliade, forse danno un’ idea di quello che è uno sciamano e di cosa può operare. Vi erano sciamani nelle preistoria, vi erano sciamani nelle civiltà storiche e vi sono sciamani ancora oggi presso ogni popolazione del pianeta. I più conosciuti forse sono gli sciamani siberiani che vivono nella tundra ai margini delle foreste di conifere, o quelli africani che sono tenuti in gran conto in molti villaggi di ogni area del continente. Ma spesso vengono menzionati dai mass-media anche gli sciamani del centro e del sud America e quelli del sud-est asiatico, di paesi quali Corea, Thailandia e le varie isole ( Borneo, Sumatra, Giava ) o quelli del Tibet. Nel suo libro, Mircea Eliade ci parla…

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