La repubblica dei poeti

…E se un giorno, improvvisamente, i poeti fondassero la loro repubblica?! Ahimè credo che il mondo, così come lo conosciamo e nel quale viviamo, andrebbe davvero in tilt. Forse si produrrebbe la più grande e la più radicale rivoluzione che l’uomo abbia mai fatto e la Storia abbia mai visto. Il reame dei poeti, con il retrogusto sognante di una fiaba o, forse meglio, la repubblica … sì ecco, alfine, proprio la repubblica dei poeti! La repubblica dei poeti. Ma come sarà, o dovrebbe essere, la repubblica dei poeti? Non si è mai vista e mai sentita una cosa del genere. Eppure tutti la auspicano da sempre.Tutti la desidererebbero o la vorrebbero da sempre. Tutti da sempre la aspettano quasi come gli antichi ebrei attendevano il messia, cioè colui che avrebbe potuto liberarli dal giogo straniero e salvarli da un qualcosa di terribile e di ineluttabile. Tutti sì. Anche quelli che non sanno cosa siano né i poeti né la loro repubblica e perfino gli apatici e gli indifferenti alle cose, alla vita e a se stessi. Perché la repubblica dei poeti è quasi una sorta di ideale misterioso e oltremodo imperscrutabile che alberga con continuità atemporale nell’inconscio collettivo dell’intera…

L’essere dell’uomo della post – modernità smarrito nel dedalo convulso della realtà quotidiana. Una riflessione su IL SENTIERO DEI NUBI di Maria Luisa Sgandurra

“Verdi come il letto di un fiume in piena, passi cigolanti sopra una fitta schiera Nubi evanescenti di luce amena richiamano silenti la loro preghiera”. Sono i versi che appaiono sul frontespizio del libro IL SENTIERO DEI NUBI di Maria Luisa Sgandurra (Mario Vallone Editore, febbraio 2023). Certamente un libro intrigante che catapulta sul lettore un indubbio fascino sottile. È forse un romanzo, ma forse piuttosto non lo è. È forse una sorta di viaggio iniziatico dentro se stessi alla ricerca della propria anima, in cui l’io narrante del protagonista porta avanti uno scavo psicologico dentro se stesso per superare l’oscurità metaforica e le catene delle paure che lo imprigionano, e così raggiungere la luce e la libertà. La scrittura di Maria Luisa Sgandurra, psicologa e analista del comportamento non verbale, in questa sua opera prima è ineccepibile. Rigoroso e preciso e tuttavia lineare, scorrevole, dalla professionalità lucida e consapevole eppure con grandi sprazzi di musicalità e di poesia che rendono il tutto armonioso e alchemicamente fruibile; forse potrebbe essere questa una possibile definizione, in un certo qual modo, letteraria de IL SENTIERO DEI NUBI. Anche dal punto di vista grafico il libro può essere definito un piccolo gioiello scintillante…

“La Poesia è arte del linguaggio … è la realizzazione delle migliori idee creative dell’uomo”. Dialogando con Mauro Ferrari, poeta ed editore
000 Primo piano , Mauro Ferrari / 10 Marzo 2023

Mauro Ferrari (Novi Ligure 1959) è direttore editoriale di Puntoacapo Editrice. Ha pubblicato “Forme” (Genesi, Torino 1989); “Al fondo delle cose” (Novi 1996); “Nel crescere del tempo” (con l’artista valdostano Marco Jaccond, “I quaderni del circolo degli artisti”, Faenza 2003); “Il bene della vista” (Novi 2006, che include la precedente plaquette); “Il libro del male e del bene”, antologia ragionata (Puntoacapo 2016); “Vedere al buio” (ivi 2017); “La spira. Poemetto” (ivi 2019). Ha inoltre pubblicato la raccolta di saggi “Civiltà della poesia” (Puntoacapo, Novi 2008, che raccoglie anche il precedente “Poesia come gesto. Appunti di poetica”) e i racconti di “Creature del buio e del silenzio” (ivi 2012). Ha fondato nel 1995 e diretto fino al 2007 la rivista letteraria “La clessidra” ed è stato redattore delle riviste “Margo” e “L’altra Europa”; ha curato con Alberto Cappi “L’occhio e il cuore. Poeti degli anni ’90” (Sometti, Mantova 2009 e molte altre antologie poetiche e critiche tra cui “Il fiore della poesia italiana” (due volumi, con Vincenzo Guarracino, Puntoacapo 2016); “Dove va la poesia?” (ivi 2018); “Il posto dello sguardo” (ivi 2021). Ha fondato “L’almanacco Punto della Poesia Italiana” (Puntoacapo) pubblicato in cartaceo dal 2010 al 2016 e poi evolutosi nel…

Io come donna

Cosa fa più male uno schiaffo in pieno volto o uno dentro l’anima? Forse l’uno e l’altro in modo uguale e intensamente; forse, a mio avviso, uno schiaffo dentro l’anima brucia di più con un dolore talvolta troppo acuto per riuscire sopportabile. Infatti il dolore si mantiene forte per giorni e giorni, l’agitazione interiore aumenta con il passare delle ore, la disperazione si insinua in ogni fibra dell’esistenza e la sconvolge e la trasforma. E uno schiaffo in pieno volto? Fa male per un’ora o due, fa male per un giorno; poi il dolore piano piano diminuisce, il gonfiore e il bruciore si attenuano e tutto sembra essere ritornato come prima, cioè come prima di ricevere lo schiaffo. Per una donna è da sempre, ed è sempre molto facile e semplice ricevere uno schiaffo. Siamo più fragili noi donne? Più fragili, più indifese, più deboli? Forse sì e forse no. E anche se lo siamo perché ci si colpisce, a volte senza motivo, senza una ragione? Io come donna sono sola. Scagliata dal nulla o dal caso quale scheggia di un tutto in un mondo disumano e feroce. Potrei dire che il mondo non mi ama e non mi vuole….

“E’ come se scienziati e poeti cercassero risposta alle stesse domande”. Dialogo con il prof. Guido Tonelli, fisico e fra gli scopritori del bosone di Higgs

Guido Emilio Tonelli è fisico e divulgatore scientifico nonché professore emerito presso L’Università di Pisa. Ha partecipato ed è stato portavoce dell’esperimento CMS presso il CERN di Ginevra, che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs. A partire dai primi anni Novanta del secolo scorso, la sua attività si concentra sull’esperimento Compact Moun Solenoid (CMS) presso il Large Hadron Collider (LHC) al CERN di Ginevra al quale partecipa fin dalla prima fase del disegno concettuale. Il 13 dicembre 2011, insieme a Fabiola Gianotti, portavoce di ATLAS, presenta in un seminario al CERN i primi dati di CMS sulla presenza del bosone di Higgs; il 4 luglio 2012 l’annuncio ufficiale dell’osservazione di un nuovo bosone compatibile con il bosone di Higgs. Il 24 ottobre 2012 Guido Tonelli riceve dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e il 23 luglio 2013 il Premio “Enrico Fermi” per la Fisica. Seguiranno, nel 2014, le più alte onorificenze della città di Pisa nell’ambito delle “Celebrazioni per i quattrocentocinquant’anni della nascita di Galileo Galilei” e la Medaglia d’Onore del presidente della repubblica insieme ad altri massimi riconoscimenti. Fra le sue opere: “La nascita imperfetta delle cose. La…

La tomba del poeta

La tomba del poeta parla? La tomba del poeta dice qualcosa a chi si ferma presso di essa anche per darvi un fuggevole sguardo soltanto? Sì, la tomba del poeta ha parlato in passato. E parla nel presente. Continua a parlare nel presente. Parla in un presente fuori dal tempo e in uno spazio che è forse un non – luogo o forse è proprio il luogo per eccellenza: il topos dell’anima e della memoria che sa trattenere il silenzio remoto nel già trascorso o remoto nel divenire, il topos dello spirito che percepisce ed anela, spera e vive andando sempre oltre. Oltre se stesso. Oltre l’effimero e il mediocre. Oltre la banalità e l’appiattimento. Oltre la vita e la complessità della vita. Ma soprattutto oltre la morte. E oltre il mito della morte. Un tumulo, una lapide, un cippo, una cavità naturale nella roccia, un menhir o un circolo di pietre, un’urna o un loculo, un mausoleo, un sepolcro monumentale la tomba del poeta cattura e affascina, stimola alla riflessione immediata e induce a meditare su cose profonde e ultime. Non porta quasi mai al pianto o alla commozione. Le lacrime sembrano quasi superflue e assurde dinnanzi a chi,…

“Forse è arrivato il momento di provare a cambiare il nostro modo di pensare”. Conversando con Chiara Zagonel, insegnante e divulgatrice scientifica
000 Primo piano , Chiara Zagonel / 16 Febbraio 2023

Chiara Zagonel è nata nel 1967 in Trentino. Nel 1990 si è laureata in matematica e successivamente, nel 1996, in Fisica. Ha insegnato nelle scuole superiori per quasi vent’anni (soprattutto negli indirizzi sperimentali del liceo scientifico). Al suo percorso come insegnante se ne sono affiancati altri: Operatrice polisportiva nel Centro Sportivo Italiano, accompagnatrice dei bambini sulla neve per il Club Alpino Italiano, animatrice di gruppi di adolescenti presso varie associazioni. Ha seguito e completato un percorso formativo in autdoor education con l’associazione Nature Rock e un altro per l’apprendimento sociale, emotivo ed etico (SEE – Learning). Da venti anni circa ha iniziato un percorso di crescita personale che l’ha portata a fare esperienze di natura diversa (qi gong, lavoro emotivo corporeo, respirazione olotropica, costellazioni familiari, canto armonico, metodo Amaranta, rebirthing). Chiara Zagonel si occupa di divulgazione scientifica, e dal 2015 racconta e spiega la fisica quantistica. In questo ambito ha tradotto il libro “Quantum Mind. La mente quantica al confine tra fisica quantistica e psicologia” di Arnold Mindell (2017). Ha scritto “Storia dei quanti” (2019) e “Cambia la tua vita con la fisica quantistica” (2023). Francesca Rita Rombolà e Chiara Zagonel conversano insieme. D – Professoressa Zagonel, vuole raccontare in…

A un passo dall’amore… E

L’amore che unisce due cuori rossi e ardenti di passione, profondi e irruenti come il cratere di un vulcano attivo. L’amore che celebra e abbatte, edifica e travolge. L’amore che smuove le montagne e segna il passo ai giorni tristi dispersi nel dolore. L’amore che consuma la vita, la trasfigura, la rinnova. L’amore con il suo soffio potente come i primi vagiti dell’Universo nel vuoto inaudito prima di ogni cosa. L’amore che ha creato stelle e mondi lontanissimi nelle profondità del Cosmo, vicinissimi all’Essere che li racchiude e li fa evolvere. L’amore vibrante come un’onda gravitazionale che può in un attimo annientare lo spazio – tempo e far finta di niente quando le labbra degli innamorati si sfiorano all’ombra di un frassino nell’angolo più remoto del parco e fanno esplodere il cielo e la terra. L’amore gratuito e libero, sognante e prigioniero, malinconico e desolato, solitario e in solitudine. L’amore che dona e mai si sogna di ricevere. L’amore lieve come il vento e sottile come fiamma viva nell’oscurità. L’amore che travolge come un fiume in piena e unisce a un tempo gli amanti, gli innamorati, i perdenti e i gaudenti, i deboli e gli oppressi, i forti e gli…

Perché il Canto del poeta va oltre la morte e sui sentieri della morte cammina per consolare

Deflagrazione della terra, sconvolgimento degli abissi, sommovimento del suolo, agitazione violenta e spasmodica di viscere oscure come cavità sconosciute vuote come gli spazi interstellari, piene di magma e di fuoco vischioso, crolli di architetture immani e di strutture rocciose inverosimili, esplosioni di energia primordiale; le placche tettoniche si avvicinano, si sfiorano, si toccano, si respingono, si allontanano, si perdono di vista, la superficie terrestre si spezza, si frantuma, si trasforma, si ricompone, si conforma; tutto è in movimento: l’interno della terra come la sua superficie, come le stelle, le galassie e i più remoti e sconosciuti oggetti presenti nell’Universo. La terra trema, ignara della distruzione, della morte, del pianto, del dolore che porta. Un terremoto non è mai un evento fatale o un imperscrutabile accidente del destino, è un evento naturale sì ma coinvolge gli uomini nelle loro società, le loro culture, le loro appartenenze, i loro sentimenti, il loro profondo e tagliente vissuto. La Poesia, da sempre, commemora, ricorda, descrive, racconta. Canta. Celebra. Ogni evento. Nel bene e nel male. Celebra e canta. Canta e celebra. Ogni sentimento, ogni percezione, ogni grido (di dolore estremo o di gioia intensa). Sa essere grido e sospiro, lamento e gemito, urlo e…

Il poeta e il labirinto immaginifico

La Poesia, come l’amore, per sua natura appartiene alla sfera dell’indicibile. Come tutto ciò che ha a che fare con l’anima, con la dimensione più profonda e segreta dell’Essere, è vicina al mistero. E’ essa stessa mistero. E’ mistero inaudito. E’ mistero cosmico. Perciò si accompagna al silenzio, ed è imperscrutabile essenza del silenzio. Superare la barriera dell’inesprimibile, dare forma o corpo all’indicibile è impresa folle, quasi pienezza di “terrore panico” in cui solo i poeti si sono cimentati … e si cimentano da sempre. E’ un addentrarsi nel labirintico mondo dell’immaginale per cogliere le mille cangianti sfumature che il poeta trae dal silenzio per dar loro voce e parola. In questo profondo, e spesso doloroso, viaggio misterico – iniziatico il poeta è il folle, il portatore e, insieme, il mediatore di quella “sacra e divina follia” per mezzo della quale si confronta con l’inesplicabile per far sì che tale esperienza misteriosa e sovvertitrice diventi suono, parola, canto. Nel labirinto in cui le multiformi realtà immaginali si dispiegano e tuttavia vagano come imprigionate la Poesia è il velo che cela e custodisce, innalza e separa, unisce e consacra; ma è soprattutto il “filo di Arianna” che guida il prigioniero,  guida…

“L’essere regista dei miei lavori, spesso mi ha dato modo di essere anche uno degli attori”. Conversando con Carlo Giuseppe Trematerra, regista e attore

Carlo Giuseppe Trematerra nasce a Napoli il 10 novembre 1987. E’ attore, regista e sceneggiatore. Il suo primo vero contatto con il palcoscenico avviene nel 1996. Nel 2000 entra a far parte, come attore stabile, nella compagnia “La Maschera di Napoli”. Oltre che per il teatro la sua passione è anche per il cinema, infatti partecipa a cortometraggi per i quali collabora come attore, produttore, montatore, aiuto regista, tecnico del suono, sceneggiatore e regista e vince alcuni premi. Partecipa anche a molti videoclip musicali. Nel 2014 è il primo classificato al Festival Cinema Talent. Nel corso degli ultimi anni realizza lavori quali “Il servizio buono” e “Storia di un ragazzo comune”. Interpreta il ruolo di Lino, l’inserviente, in “Un posto al sole” per Rai3. Via via prende parte alla fiction “Sotto copertura” e “L’amica geniale” per Rai1. Nel 2016 Carlo Giuseppe Trematerra realizza il lungometraggio “Il caso Salice”, uscito di seguito in Italia e all’estero. Francesca Rita Rombolà conversa con Carlo Giuseppe Trematerra di cinema, di teatro e di poesia. D – I tuoi inizi di attore di teatro in una realtà composita e propensa al teatro come quella di Napoli, l’essere nato in questa città e aver mosso i…

La Poesia, ponte sospeso su abissi infiniti e su baratri spaventosi

In poesia l’immaginario, e l’immaginazione, sono un ponte. Un ponte che collega due sponde: l’anima e il linguaggio. Senza l’immaginario, e l’immaginazione, profondi e misteriosi al pari di una dimensione insondabile, nouminosi e colmi di sacralità quanto un atto di magia o un antico rito sacrificale, le due sponde dell’esistere, cioè l’anima e il linguaggio, resterebbero separate per sempre senza possibilità di contatto, di confronto, di conoscenza, di fusione o anche di rafforzamento e di indebolimento. Il poeta attinge al pozzo dell’immaginario, e dell’immaginazione, oscuri, larvali, spesso orrifici ma, allo stesso tempo, luminosi, limpidi, ludici e gioiosi, che porta in sé come un fardello spesso di una levità lieta ma, molto più spesso, di una pesantezza dolorosa e greve talvolta insopportabile; vi attinge nei momenti di ispirazione quando il gorgo assordante dei flutti della sua anima tace o è in tempesta mentre egli, solitario ed enigmatico come il neofita che sta per essere iniziato ai misteri dell’Altrove, si accinge ad attraversare il ponte sospeso che sta in alto il quale è periglioso, oscillante e stretto come i ponti sospesi su fiumi infernali nelle vallate andine o himalayane a oltre tremila metri di quota. E’ sempre un rischio quasi estremo per…

“Il senso di universalità, riconoscere cioè che tutti siamo accomunati dal desiderio di bellezza e di felicità”. Un breve ma coinvolgente dialogo con Paolo Vites
000 Primo piano , Paolo Vites / 18 Gennaio 2023

Paolo Vites è redattore del quotidiano online ilsussidiario.net. Ha scritto per le maggiori riviste musicali italiane tra cui “Il mucchio selvaggio, Buscadero e Jam”, per l’americana “On the tracks” e per diversi quotidiani nazionali. E’ autore di monografie su Bob Dylan, Patti Smith, The Clash e Cat Stevens. Nel 2011 ha pubblicato “Un sentiero verso le stelle, sulla strada con Bob Dylan” (Pacini Editore). Nel 2018 ha firmato, insieme a Roberto Saetti, “Ghosts Upon the Road, Eric Andersen disco per disco” (Late for the Sky/ Vinyl Legacy Association). Ha inoltre scritto le biografie ufficiali di Francesco De Gregori e Antonello Venditti per il “Corriere della Sera” e “TV Sorrisi e Canzoni” (2009 e 2022) e pubblicato una raccolta di racconti con il Gruppo Editoriale l’Espresso “Do you believe in magic? La strada verso casa” (2008). Per Caissa Italia Editore ha pubblicato “Enzo Iannacci – Canzoni che feriscono” (2019); “Bob Dylan – 18 anni di canzoni e altro” (2020); “Rock ‘n’ roll suicide – Il lato oscuro del rock” (2022). Francesca Rita Rombolà dialoga con Paolo Vites. D – E’ un piacere, per me, dialogare con Paolo Vites; Paolo vorrei che parlassi del tuo ultimo libro, “Rock ‘n’ roll suicide –…

Liliana Angeleri e la sua passione per la storia del Monferrato

Liliana Angela Angeleri è scrittrice e sceneggiatrice, sposata con il pittore Gigi Coppo. I suoi libri sono principalmente romanzi storici. “Il romanzo di Aleramo”, “Viaggio nel Monferato sulle orme della cavalcata aleramica”, “Chi era?”, “Una panchina per gli angeli” sono già stati pubblicati. A breve uscirà “L’Angelo dell’assedio e i Templari”. Liliana Angeleri è dotata di una imperiosa e intensa ispirazione artistica. Francesca Rita Rombolà e Liliana Angeleri conversano insieme. D – Liliana da dove nasce la tua passione per il romanzo storico? R – La mia passione per il romanzo storico nasce dalle vicende molto coinvolgenti che formano la storia che io desidero raccontare. Sono tutte vicende ambientate in Piemonte, specialmente nel Monferrato, quasi tutte inedite. Per esempio, “Il viaggio sulle orme della cavalcata aleramica”, con molte illustrazioni, che potete trovare su Amazon e le altre librerie elettroniche. D – Hai scritto delle sceneggiature per film e fiction TV? R – Ho scritto nove sceneggiature, che sono in attesa di essere trasformate in film o fiction. Sono: “Aleramo. la vera vita leggendaria di Aleramo” (romantico/cavalleresco/fantasy); “Viaggio nel Monferrato sulle orme della cavalcata aleramica”; “Giuseppe Mayno, il bandito di Marengo”; “Chi era?”; “Una panchina per gli angeli”; “Bolle di sapone”;…

Il senso latente di epopea e il grande cuore pulsante di “verace e primigenio americano”. “Racconti di Nativi Americani – Luther Standing Bear Il mio popolo i Sioux – My People the Sioux” a cura di Raffaella Milandri
000 Primo piano , Raffaella Milandri / 10 Gennaio 2023

Ho appena finito di leggere il libro “Racconti di Nativi Americani – Luther Standing Bear  Il mio Popolo i Sioux – My People the Sioux” a cura di Raffaella Milandri (Mauna Kea Edizioni, dicembre 2022). Un libro davvero intenso, piacevole da leggere e direi piuttosto inusuale, per non dire di una certa novità nel panorama editoriale non solo italiano. Innanzitutto Raffaella Milandri: studiosa e appassionata della cultura dei nativi americani, in particolare dei Sioux – Lakota; si percepisce, fin dalle prime pagine del libro, un’empatia sottile quanto intensa di questa autrice – studiosa nel modo di rendere il racconto preciso e insieme vivace nella traduzione dei particolari, dei paesaggi, della vita, della realtà inerenti questo popolo del nord America. Un qualcosa di profondo e di accattivante eppure di una semplicità quasi disarmante permea il racconto della vita (straordinaria sì) di Luther Standing Bear, figlio di un capo Sioux del Nord Dakota, vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Con lui i popoli nativi del nord America riescono ad aver voce e a farsi conoscere dai “bianchi” portatori (spesso con la coercizione e con la forza anche bruta) di una civiltà che può apparire, a prima vista,…

La Poesia e la guerra

I tamburi di guerra si odono ogni giorno e ogni notte. Vicini o lontani. Lontanissimi o vicinissimi. Dietro l’angolo o oltre la linea dell’orizzonte. Si odono per tutto l’anno. Si odono da anni. Si odono da secoli. Si odono da millenni. Si odono fin dalle prime civiltà umane. Si odono da sempre. Non c’è mai stato un periodo storico sul pianeta terra che abbia conosciuto la pace globale. Uguali, distinti, talvolta spaventosi, talvolta del tutto normali, delle volte perfino monotoni. Di giorno hanno ritmi incessanti. Rullano. Durante la notte sono un suono vago e indistinto che colpisce nel profondo la percezione e può mettere anche paura o panico. Un suono che penetra ciascuna fibra dell’anima e fa vibrare ciascun lembo di pelle. Ogni guerra, da quella combattuta con la fionda e le pietre più di diecimila anni fa, a quella combattuta con le bombe, i mitra, i missili nel ventunesimo secolo, porta con sé, inevitabilmente, distruzione, violenza inaudita, miseria, perdita, dolore dello spirito e sofferenze nel corpo, traumi di ogni tipo ma soprattutto morte. Dove la guerra sosta, anche per un tempo brevissimo, non vi sono che macerie su macerie … intere città, grandi e piccole (e villaggi), che un…

Questo bimbo… soffio dell’Eterno

QUESTO BIMBO Fu il più oscuro e il più solitario dei profeti nelle sue dolorose visioni a percepire, a capire … I pianeti, le costellazioni si mossero nei cieli quasi si misero in cammino come gli uomini che li osservavano da tempo, e del tempo compresero la grandiosità dell’Evento. Notti così stellate … Luce. Luce che splende sui popoli. Non ne verranno mai più in quel che è nominato futuro, in una notte così lunga per il mondo così sfibrante e unica il buio era tenebra le tenebre si libravano sopra l’Abisso. Che cos’è il cielo per la terra? Soltanto mistero e silenzio che parlano da una lontananza interdetta alla vista di occhi procaci nella tempesta. Chi è predisposto all’ascolto sa prima di comprendere che il segno giunge affinché sia ricomposta l’origine frantumata dal remoto accadimento degli avi. L’invisibile conosce la sua propria essenza per cui tutte le ragioni del mondo non potranno bastare. Immerso nell’azzurra quiete il bue gode la pienezza dell’istante, l’asino lo guarda felice dall’azzurro primordiale che lo avvolge. Sono e saranno gli animali più sfruttati più battuti, più dileggiati ma la notte in cui nasce questo bimbo hanno un compito elevato al pari del sole e…

“Poesia… è questo meraviglioso Universo che abitiamo”. Conversando con Sergio Cosentino, autore TV, di cinema, di teatro
000 Primo piano , Sergio Cosentino / 22 Dicembre 2022

Sergio Cosentino viene notato da Sonia Magagnini, futura produttrice di Domenica In. Nel 1980 comincia, così, ad esibirsi come cabarettista nei locali di Milano e di tutta Italia. Nel 1984 conosce Antonio Ricci, che lo chiama a partecipare, per qualche puntata, a Drive In calandosi nei panni del personaggio del pianista pazzo che si esibisce a bordo di un’ape Piaggio. Nel 1985 interpreta la parte di co – protagonista nel film “Il Bi e il Ba” con Nino Frassica e Leo Gullotta. Per tutti gli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta, Sergio Cosentino lavora come cabarettista esibendosi in migliaia di spettacoli in tutta Italia. Contemporaneamente partecipa a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche. Nel 1998 collabora ai testi per la trasmissione Titanic di Rai Due con protagonista Massimo Boldi. Da quel momento in poi, Sergio Cosentino diventa autore di Massimo Boldi, scrivendo le sue battute in tutti i suoi film campioni di incasso. Nei primi anni duemila diventa anche autore di alcuni fra i più noti comici italiani quali Enrico Montesano, Gianfranco D’Angelo, Enrico Beruschi e tanti altri e firma o partecipa, in qualità di battutista, a programmi televisivi di successo come Zelig, Colorado, Scherzi a parte, Striscia…

“La Poesia è amare e narrare la realtà trasfigurandola per mezzo delle parole”. Dialogo con Paolo Gulisano, medico e scrittore
000 Primo piano , Paolo Gulisano / 20 Dicembre 2022

Paolo Gulisano è nato a Milano nel 1959, ma vive a Lecco. Si laurea in Medicina e Chirurgia, specializzandosi in Igiene e Medicina Preventiva. E’ docente di Storia della Medicina e, all’attività di medico, affianca da anni il suo impegno culturale di scrittore. Ha collaborato con diversi quotidiani e riviste fra cui “L’Osservatore Romano”, “La Bussola Quotidiana”, “I quaderni di Avalon” etc. E’ fra i più apprezzati critici italiani di letteratura fantasy e in particolare di J. R: R. Tolkien. Il suo esordio, come scrittore di saggi, avviene nel 1996 con il libro “Cristeros!”. Fra le sue numerose pubblicazioni si ricordano volumi su Gilbert Chesterton, Giovannino Guareschi, Hilaire Belloc, sulla storia della Scozia, su quella dell’Irlanda e su San Colombano, una biografia di Clive Staples e di George MacDonald, due volumi sulla storia della medicina: “Pandemie” nel 2006 e “L’arte del guarire nel 2011”. Nel 2011 Paolo Gulisano ha esordito nella narrativa con il romanzo di fantascienza “Il destino di padre Brown”. Francesca Rita Rombolà dialoga di attualità, poesia, storia e altro con il dottor Paolo Gulisano. D – Dottor Gulisano, iniziamo a dialogare parlando della sua passione per la letteratura fantasy. Come nasce e perché? Il genere fantasy, secondo…

Conversazione con lo scrittore Alessandro Cirillo, pioniere del genere Action Tricolore
000 Primo piano , Alessandro Cirillo / 14 Dicembre 2022

Alessandro Cirillo ha svolto diversi lavori prima di entrare in ferrovia e diventare capotreno presso Trenitalia, precisamente sui Frecciarossa. Ha iniziato a scrivere nel 2011. Il suo primo romanzo, “Attacco allo stivale”, è uscito per la casa editrice Tripla E nel 2013. Nel 2014 ha pubblicato “Nessuna scelta” e nel 2015 “Trame oscure”. Nello stesso anno ha scritto a quattro mani con Giancarlo Ibba “Angelus di sangue”. Ha continuato così a pubblicare, anche con altri autori, un romanzo quasi ogni anno, l’ultimo dei quali è uscito pochi giorni fa. Oltre a scrivere libri, Alessandro Cirillo ha collaborato con una rivista militare (Combat Arms Magazine) scrivendo articoli sulle Forze Armate. Da un pò di tempo scrive anche recensioni di libri per il blog Thriller Cafè. E’ il primo autore in Italia, insieme a pochi altri, ad aver inaugurato il genere cosìddetto Action Tricolore. Francesca Rita Rombolà e Alessandro Cirillo conversano insieme. D – Può spiegare, in sintesi, per chi non lo sapesse, che cos’è il genere Action Tricolore? R – Una definizione di Action Tricolore non esiste ufficialmente. Si tratta di un termine che abbiamo adottato io e altri autori per identificare ciò che scrivevamo. Quando mi chiedono che cos’è Action…

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